La tradizione del Battimarso annullata per pioggia, ma venerdì si recupera: “A Liedolo sarebbe impossibile rinunciarvi”

La tradizione del Battimarso annullata per pioggia, ma venerdì si recupera
La tradizione del Battimarso annullata per pioggia, ma venerdì si recupera

Far chiasso con ogni mezzo a disposizione per scacciare la brutta stagione, per accogliere la primavera e l’estate. Cantare e suonare per le strade, accompagnandosi con bizzarri trattori colmi di lattine, oggetti di metallo, che sferragliano e martellano tra loro. Ma anche stare assieme, passeggiando tra le contrade del paese, bere e mangiare, vincere il premio per il più rumoroso dei trattori o il più popoloso tra i gruppi.

La tradizione del Battimarso annullata per pioggia, ma venerdì si recupera – servizio di Luca Vecellio

Quella del Battimarso è una tradizione che in passato molte località del Veneto conoscevano e celebravano (ognuna a modo proprio), ma che col tempo è andata perduta in quasi tutto il trevigiano. Ne esiste ancora una variante nel Veneziano, ma nel Comune di San Zenone degli Ezzelini e, in particolare, nella frazione di Liedolo è così sentita che coinvolge tutta la comunità.

Un tabaro che suona la chitarra

Come “percuotere” la brutta stagione

Il nome sta per “batti” “marzo” e l’etimologia dialettale del termine ci riporta indietro nel tempo, a quando il clima determinava di fatto la sussistenza della società, attraverso l’agricoltura. Finito l’inverno era necessario scacciarlo, spingerlo via dalle strade e dal paese. Questo era possibile, secondo la tradizione, facendo un gran chiasso per le vie.

Per questo, a Liedolo, a fine marzo, una carovana di piccoli carri, bidoni, rottami, oggetti titillanti legati a corde e battuti con martelli e altri utensili, svegliano la Primavera e scacciano l’Inverno. Dietro ai carretti, in fila, procedono i tabari e i cittadini, anch’essi rumorosissimi. Alla fine è prevista una premiazione del più rumoroso, del più anziano, del più giovane e del gruppo più numeroso.

La comunità si è ritrovata nonostante il maltempo per riorganizzare l’evento

Per i circa mille abitanti di Liedolo questo folclore esiste da sempre e, tranne per un certo periodo storico in cui non si è celebrata affatto, ha sempre avuto successo: per questo i volontari che la organizzano ogni anno, assieme alla Protezione civile, ai tabari, ai cantori dal mantello nero della tradizione, e a tanti altri cittadini, si aspettavano che quest’anno fosse particolarmente partecipata.

Rinviato a venerdì 31 marzo

E così sarebbe stato, se non fosse che domenica 26 marzo, al pomeriggio, la pioggia (la prima dopo tanto tempo) ha impedito lo svolgimento della caratteristica sfilata: i volontari, per fortuna, non si sono scoraggiati e assieme al sindaco di San Zenone degli Ezzelini, Fabio Marin, hanno deciso di rilanciare l’evento al 31 marzo, ovvero venerdì prossimo.

Il sindaco Marin con la Protezione civile

“Questa tradizione risale ai tempi della Serenissima, – spiega Quinto Chiminello, che porta con orgoglio lo stemma della San Cà Li, che sta per San Zenone, Cà Rainati e Liedolo. – I contadini, nel periodo invernale, aspettavano la primavera con grande entusiasmo per poi festeggiare il 31 con il Battimarso.

Oggi questa manifestazione si tiene l’ultima domenica di marzo, preceduta da una bella camminata tra i nostri colli”. Anche tra le testimonianze di Don Luigi Mocellin si legge del Battimarso, segnale che dimostra quanto questa usanza risalga a tempi remoti.

“È bello vedere che questa tradizione così importante vive ancora. Specialmente qui a Liedolo – ha commentato il sindaco Marin, che ha concluso sotto al tendone di Liedolo un fine settimana ricco di inaugurazioni, celebrazioni ed eventi. – Starà a noi giovani portarle avanti, preservando ed esortando lo spirito di comunità in tutti i cittadini, proprio come fanno questi volontari”. È stato importante anche il supporto del Gruppo Alpini, che proprio a marzo dell’anno scorso ha compiuto cent’anni.

Il sindaco Marin con alcuni volontari

L’appuntamento è quindi per venerdì prossimo, in orario serale: quando un gran tafferuglio, apprezzato e condiviso dalla comunità, scombussolerà di proposito la tranquillità del piccolo centro di Liedolo, per augurare prosperità e ricchezza.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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