Per gli abitanti di Colfosco, ma anche per chi è di passaggio lungo via XVIII Giugno, la tappa “dalla Viola” è una sosta di rito. Il bar di Arianna Silotto, carismatica titolare, in questi giorni festeggia la maggiore età, tagliando il traguardo dei 18 anni di attività.
Per celebrare l’evento, domani, venerdì, e sabato sera, il locale ha organizzato una doppia serata di festa al Parco dell’amicizia di Colfosco dove dalle 18 in poi si potrà trascorrere un momento conviviale fra dj set, street food e birra fresca.
Alex-B Dj, Madame Black e “I Toys” animeranno la festa di domani, che poi proseguirà con uno speciale dj set anche sabato sera.
Un pezzo di storia di Colfosco
Il “Viola Cafè, al centro del paese, per gli abitanti di Colfosco è un luogo di ritrovo quotidiano, dove, a suon di ‘ciacole’, incalcolabili tazzine di caffè e aperitivi, la comunità da 18 anni ha individuato il proprio punto di riferimento. Un angolo rassicurante, dove chi non si è svegliato con il piede giusto riesce a ritrovare il sorriso.
Dietro all’attività c’è la passione e la dedizione di Arianna, e del suo staff, che in gioventù era soprannominata “la Viola” per via del colore dei suoi capelli, un tratto identificativo che più tardi ha ispirato il nome dell’insegna.
“Sono già passati 18 anni – racconta – allora lavoravo in fabbrica, ma l’obiettivo era quello di aprire un locale tutto mio. All’inizio non è stato semplice, si faceva fatica a far quadrare i conti, perché ho fatto tutto contando solo sulle mie forze, ma con il senno di poi ne è valsa la pena. In un secondo momento ho acquistato la licenza per farne un bar servizi, e da lì siamo decollati. In breve tempo si è creato un bel giro di clienti che da allora non mi ha più lasciato. Certo, ci sono tante persone di passaggio, ma lo ‘zoccolo duro’ rimangono gli abitanti di Colfosco”.
“Domani e sabato sera abbiamo pensato di organizzare una festa proprio per ringraziare i nostri clienti e per brindare assieme a loro a questo primo traguardo del bar che, come altre attività commerciali, ha accusato il colpo durante il Covid – prosegue – che però non ha ci ha levato la voglia di crescere e di fare sempre meglio.”
“Senza la mia squadra di lavoro, comprese le persone che non lavorano più qui, non saremmo mai arrivati a 18 anni così ‘giovani e in salute’, da qui il mio sentito grazie a tutti i dipendenti che mi accompagnano quotidianamente in questa avventura, iniziata con una bella dose di coraggio, e portata avanti ogni giorno con dedizione e amore per le piccole cose”.
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