Per Contarina “raccogliere l’umido sarà fare rifornimento”: inaugurato un nuovo impianto di biometano

Inaugurato un nuovo impianto di biometano a Trevignano


“Nei 34 anni di Contarina, la data di oggi, venerdì 13 ottobre, rimarrà segnata negli annali”. Così ha esordito il presidente di Contarina, Sergio Baldin, poco prima dell’inaugurazione del colossale impianto di produzione di biometano da 20 milioni di euro (una parte finanziati attraverso PNRR) realizzato nello stabilimento di via Istituto Agrario a Trevignano.

Come ha spiegato Michele Rasera, direttore generale, il progetto originale di transizione ecologica nacque nel 2001 con un impianto di compostaggio, poi rinnovato con un sistema di “revamping”. Nel 2019 è stato predisposto un piano per la creazione di una flotta sostenibile, con l’obiettivo di riconvertire in metano il 60% del parco mezzi, e nel 2021 sono iniziati i lavori dell’impianto di produzione del biometano, che si è aggiunta allo stabilimento di produzione di compost.

L’impianto oggi inaugurato, frutto di un dialogo con il Consorzio di Bacino, è autorizzato per il trattamento di 73 mila tonnellate all’anno, (miscelando vegetale e umido) che saranno in grado di creare oltre 4 milioni smc di biometano all’anno.

“Con il nostro metano stiamo alimentando i nostri mezzi” ha spiegato il direttore Rasera.

All’evento sono state invitate decine di autorità, tra sindaci, imprenditori, politici e partner: era presente anche la viceministro Vannia Gava, i deputati Gianangelo Bof e Dimitri Coin, il presidente del Consiglio di Bacino Priula Giuliano Pavanetto, i sindaci Franco Bonesso per Trevignano e Katia Uberti per Paese. Presente anche il presidente di Savno Giacomo De Luca e rappresentanze da tutti i partner tecnici che hanno permesso la realizzazione dell’opera.

“Come sindaco, è una mia responsabilità rendere la citta più vivibile, prendersi carico ed evitare il problema dei rifiuti urbani – afferma Bonesso -: abbiamo avuto numerosi problemi da affrontare per quest’opera e li abbiamo risolti e superati con coerenza. Spesso in questo caso si incontra l’ostilità della popolazione, ma alla fine bisogna capire che questo è un perfetto esercizio di economia circolare”.

“Dobbiamo garantire la sicurezza energetica del paese e diversificare le fonti di energia con gradualità, riducendo la dipendenza dall’estero” ha commentato la viceministro Gava. 

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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