Arriveranno a Marghera alle 14, poi 21 profughi afghani assegnati alla provincia di Treviso saranno trasferiti all’interno dell’ex Caserma Seren, fra Treviso e Casier, per la prima accoglienza in un appartamento dedicato e attrezzato per ricevere le quattro famiglie (che hanno fra 7 e 4 membri ciascuna).
Sarà un alloggio temporaneo: l’hub per migranti, che ospita ancora un centinaio di profughi africani, servirà da appoggio, poi le persone scappate da Kabul e dalla dittatura talebana saranno portate in quattro differenti alloggi messi a disposizione dai Comuni, dagli industriali e dalle associazioni di volontariato, Caritas in testa.
Lunedì pomeriggio in Prefettura si è riunito il primo tavolo di coordinamento fra le istituzioni per rendere l’accoglienza delle famiglie più comoda e facile possibile: “La risposta del territorio è stata molto positiva – ha commentato il prefetto Maria Rosaria Laganà – Grazie alle disponibilità offerte da Caritas, industriali, sindaci di Asolo e Treviso possiamo garantire forme di accoglienza diffusa. Auspichiamo l’ampliamento dell’accoglienza, stiamo facendo una mappatura dei luoghi e delle proprietà, entro la prossima settimana vorremmo arrivare a 7 o 8 appartamenti. Trattandosi di famiglie numerose non bastano immobili che hanno le dimensioni per ospitare due persone“.
Arriveranno nella Marca anche due bambini di 4 anni e altri in età scolare. Nei primi giorni le istituzioni cercheranno di capire quali sono le necessità delle famiglie dal punto di vista sociale e sanitario.
“L’obiettivo sarebbe individuare con i rifugiati dei percorsi lavorativi, a seconda delle esperienze e competenze professionali, perché possano diventare autonomi – chiude il prefetto Laganà – ma per questo ci vorrà tempo”.
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