Nel 2025 la nuova sede universitaria della città. Conte: “Non solo pendolari”

Da sinistra Mario Conte, Tiziana Lippiello e Luigi Vallero

Ci vorranno dieci minuti a piedi per raggiungerla dalla stazione dei treni, conterà 29 aule, tre laboratori di informatica e di lingua in circa ottomila metri quadri, ma soprattutto spazi e collaborazioni con il territorio, capaci di creare una comunità di universitari che non siano soltanto pendolari.

La nuova sede universitaria di Treviso promette un nuovo approccio all’accoglienza dello studente, con investimenti che complessivamente ammontano a venti milioni di euro, tenendo in considerazione anche il raddoppio della biblioteca Zanzotto (sei milioni).

Il sindaco Mario Conte

“La città di Treviso non vuole più essere solo uno spettatore nel suo rapporto con l’università, per questo abbiamo deciso di investire su questo fronte” spiega il sindaco Mario Conte, a tavolino con Luigi Vallero e la rettrice di Ca’Foscari Tiziana Lippiello. È stato infatti firmato oggi un contratto della durata di trent’anni, che verrà riproposto anche all’Università di Padova.

Secondo quanto affermato nella conferenza stampa di oggi, il Comune avrebbe faticato a trovare uno stabile adatto, poi grazie al suggerimento del consigliere Antonio Dotto è stato proposto l’ex Ipab Appiani Turazza e, più precisamente, alcuni padiglioni che si trovano dietro a San Nicolò.

Luigi Vallero

La timeline, sulla carta, prevede il 2025 come anno entro il quale verranno trasferite le attività del Campus, tenendo presente le variabili legate alle risorse finanziarie. Un altro obiettivo dell’amministrazione Conte riguarda l’internazionalizzazione della presenza universitaria di Treviso, desiderio della città anche per fini turistici.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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