Sport e inclusione: “Scherma Treviso”, vivaio di campioni dal ’57, si consolida nella scherma paralimpica. Il dirigente: “In cantiere un progetto per non vedenti” 

 Lungo viale Vittorio Veneto, poco prima dell’arco di Porta San Tomaso, ha sede la scuola di “Scherma Treviso Maestro Ettore Geslao” che da oltre sessant’anni forgia atleti di caratura internazionale collocandosi fra le prime dieci società sportive in Italia in ambito schermistico. 

L’intervista al presidente Andrea Sirena – Video di Monica Ghizzo

La disciplina basata sui valori “cavallereschi”, che mettono in primo piano il rispetto per l’avversario, e le tecniche particolari che distinguono fioretto, spada e sciabola, contribuiscono al fascino di questo sport in cui l’Italia primeggia a livello mondiale. 

Ma “Scherma Treviso” non è solo una fucina di talenti, la promozione dello sport quale motore di inclusione sociale è uno dei tratti distintivi della scuola. Lo spiega bene Andrea Sirena, attuale direttore sportivo e presidente della società a cui aderì inizialmente come atleta. 

“Scherma Treviso nasce 1957 grazie all’iniziativa del noto imprenditore trevigiano Ennio Zoppelli – racconta – . A dieci anni dalla costituzione del gruppo sono arrivato anche io, iniziando dall’attività schermistica e poi assumendo il ruolo dirigenziale. Campioni come Mara Navarria, Eleonora De Marchi, Elisabetta Bianchin, che sono nel giro della nazionale, ma che come Jacopo Bonato, solo per citarne alcuni, fanno della nostra società un vivaio di campioni che si distingue per numero e qualità.

“Scherma Treviso inoltre – prosegue il direttore sportivo – è una delle poche società in Veneto dove è possibile praticare scherma paralimpica, disciplina che fino ad oggi ci ha portato ottimi risultati, e che ora vorremmo portare anche alle unità spinali dedicate per avvicinare nuovi atleti e appassionati. Matteo Dei Rossi in questo ambito è la nostra punta di diamante (Dei Rossi, atleta paralimpico, è campione europeo di sciabola a squadre ndr) che ora è al lavoro in vista delle Olimpiadi di Parigi”. 

“Oltre a questo è in cantiere un progetto di scherma per non vedenti:non ci poniamo limite nella promozione di questa disciplina che è per tutti, indipendentemente dalle caratteristiche fisiche o dall’età. Abbiamo la possibilità di far provare gli adulti, e lo dimostra il nostro numeroso gruppo master che partecipa a competizioni di tutti i livelli. Lo stesso vale per i piccoli: dai 7 agli 80anni possiamo insegnare la scherma a chiunque“. 

Ettore Geslao, il Maestro che contribuì a radicare la scherma a Treviso 

Nata nel 1957 come “Circolo Schermistico Trevigiano” grazie ad Ennio Zoppelli, imprenditore nel settore dell’editoria, negli anni Settanta la scuola fece il salto di qualità quando lo storico Maestro Arturo Alfiero lasciò la guida a Ettore Geslao

Fu il Maestro Geslao, molisano di origine ma trevigiano d’adozione da quando venne assegnato come maresciallo al 51° Stormo di Istrana, a formare gli attuali pilastri della “Scherma Treviso” ovvero i Maestri Francesca Dalessadri nelfioretto e Davide Cenedese nella spada. Nel 2008, sempre sotto l’egida di Ettore Geslao, (che nel 1992 a sua volta fondò la società “Lame della Marca Trevigiana” ora confluita in “Scherma Treviso”) crebbe come spadista Matteo Tagliarioloro olimpico di spada e bronzo a squadre a Pechino 2008

“Ettore Geslao è stato un caposcuola, un fuoriclasse che ha formato atleti di primo livello nei suoi anni di insegnamento – racconta ilMaestro Davide Cenedese, allievo di Geslao – . Era un acuto osservatore e uno studioso, si confrontava assiduamente con gli altri maestri sperimentando tecniche per evolversi. Non aveva timore di mettersi in discussione. Era dotato di grande carisma e gli bastava un solo cenno per farsi capire”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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