“Buongiorno Siora Maschera!” Questo era il saluto che un tempo risuonava tra calli, canali e listoni durante il Carnevale di Venezia.
Un’espressione che, annullando ogni distinzione di sesso, identità e classe sociale, rendeva tutti semplicemente “maschere”. Oggi, quel saluto è ormai raro – anche perché molte delle maschere sono turisti che poco capiscono di italiano – ma resta viva la tradizione di passeggiare mascherati tra le zone iconiche della città, fermandosi a ogni passo per uno scatto fotografico.


I travestimenti più classici, come baute, dottori della peste, colombine, arlecchini e pantaloni, dominano la scena, ma non mancano i più piccoli vestiti da supereroi o personaggi dei cartoni animati. Anche ieri, nonostante un weekend meno caotico del precedente, migliaia di turisti hanno scelto di vivere una “Venezia diversa”, con Piazza San Marco e il Ponte di Rialto come set prediletti per farsi ammirare e fotografare.


Dopo i disagi della scorsa settimana – quando le immagini del Ponte di Rialto bloccato dalla folla hanno fatto il giro del mondo – il Comune ha predisposto transenne per regolare i flussi con due corsie separate per la salita e la discesa. Massiccia anche la presenza di Polizia Locale, Carabinieri, Polizia di Stato e Volontari della Protezione Civile, impegnati a presidiare i punti più affollati della città.


Venerdì, in una Piazza San Marco gremita, sono state presentate le 12 Marie del Carnevale. La giornata è iniziata a Palazzo Vitturi, a Santa Maria Formosa, con il rituale del trucco, dell’acconciatura e della vestizione delle ragazze, ispirato alle opere di Tiziano Vecellio. Francesco Briggi e Anna Zappella dell’Atelier Pietro Longhi hanno scelto abiti della metà del Cinquecento, realizzati in damasco color avorio e champagne con motivi floreali, tessuti dalla storica Rubelli.
“Oggi è il giorno della storia e della tradizione con l’attesissima sfilata delle 12 Marie. Come ai tempi della Serenissima, le gondole hanno portato le ragazze nel cuore di Venezia, in Piazza San Marco. Il Carnevale si è diffuso ovunque, tra campi, calli e piazze di Venezia e Mestre, e vedere tante persone mascherate che scelgono di festeggiare con noi è meraviglioso”, ha dichiarato Giovanni Giusto, consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni.


Dopo il primo shooting fotografico dal balcone di Palazzo Vitturi, le 12 Marie, accompagnate da Maria Grazia Bortolato e Giovanni Giusto, sono salite a bordo delle gondole messe a disposizione dall’Associazione Gondolieri e condotte dai campioni del remo della Regata Storica. Da Santa Sofia hanno raggiunto lo stazio del Todaro e poi, a piedi, il palco di Piazza San Marco.
Ora le 12 Marie si preparano a un viaggio lungo fino al 3 marzo, quando, nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, verrà eletta la Maria dell’Anno 2025, raccogliendo l’eredità di Silvia Zecchin, vincitrice nel 2024.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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