Doppio appuntamento culturale sabato 28 maggio: concerto straordinario del Coro Giovanile Italiano e inaugurazione della mostra “Co-Ordinates”

Un concerto d’eccezione durante il 55° Concorso Corale “Trofei Città di Vittorio Veneto”. Sabato 28 maggio alle ore 21 nel Duomo di Serravalle ci sarà il Coro Giovanile Italiano, una formazione unica nel panorama corale nazionale, attualmente diretto da Petra Grassi e Davide Benetti.

Fortemente voluto da Feniarco (Federazione Italiana Associazioni Regionali Corali), è la selezione giovanile della coralità italiana guidata da maestri d’eccezione e che punta all’eccellenza. I 40 giovani coristi, tra i 18 e i 28 anni, provengono da diverse città d’Italia e da molteplici esperienze musicali e periodicamente si rinnovano portando energia, vitalità e passione.

La costituzione di questa formazione, nel 2003, ha permesso di allineare la coralità italiana agli altri contesti europei. Nel corso degli anni si sono alternati alla guida del Coro Giovanile Italiano maestri di fama internazionale come Filippo Maria Bressan, Nicola Conci, Stojan Kuret, Lorenzo Donati con Dario Tabbia, Gary Graden con Roberta Paraninfo, Luigi Marzola con Carlo Pavese.

Il Coro Giovanile Italiano ha preso parte per quattro volte al Festival Europa Cantat, una delle più importanti manifestazioni corali europee: nel 2006 a Mainz (Germania), nel 2012 a Torino, nel 2015 a Pécs (Ungheria) e nel 2018 a Tallinn (Estonia). In questi contesti ha avuto l’occasione di lavorare, assieme ad altri cori giovanili nazionali, con direttori quali Frieder Bernius, Simon Gaudenz, Georg Grun, Filippo Maria Bressan e di esibirsi in concerto con il proprio repertorio in luoghi di prestigio e davanti a un pubblico di addetti ai lavori. Il Coro Giovanile Italiano ha anche partecipato all’edizione 2016 del Festival Les Choralies a Vaison la Romaine (Francia) lavorando con Philippe Forget.

Il Coro Giovanile Italiano viene spesso invitato a esibirsi in importanti festival, eventi e rassegne corali. Nel corso della sua storia ha tenuto oltre 150 concerti in numerose città italiane, da Nord a Sud.

A riprova dell’eclettismo e della versatilità di questo coro, sempre nel giugno 2014, ha calcato il palco con The Rolling Stones nel loro concerto al Circo Massimo di Roma per l’esecuzione di un brano con le celeberrime icone del rock.

Sempre a Vittorio Veneto lo stesso giorno, sabato 28 maggio, verrà inaugurata alle ore 17 alla Galleria Civica la mostra “Co-Ordinates”.

“Questa mostra si inserisce coerentemente nel percorso intrapreso già da tempo dall’Amministrazione comunale per la conoscenza e valorizzazione dell’arte della fotografia. – afferma l’assessore Antonella Uliana – Sono infatti numerose le esposizioni fotografiche che sono state organizzate in città, nella Galleria Civica, al Museo del Cenedese o a Palazzo Todesco; mostre di fotografie storiche, come quelle tratte dagli archivi di Walter Menegon e di Alfredo Marin o la rassegna intitolata “Argento Vittoriese”, oppure di fotografie contemporanee, come le esposizioni di Carlo Del Puppo e Paolo Marton o dei giovani reporter Alessandro Rota e Fausto Podavini“.

“Recentemente poi ci si è aperti anche alla “settima arte”, con l’importante mostra dedicata al regista, attore e sceneggiatore vittoriese Giuseppe Taffarel. – continua Uliana – Ora viene qui proposta questa esposizione del fotografo Colin Dutton, molto particolare e significativa sia per la sua originalità estetica che per i suoi contenuti, i quali rimandano alle tematiche estremamente attuali della salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità dell’economia a livello globale”.

Co-ordinates è una serie di paesaggi che occupano uno spazio tra il reale e l’immaginario. Ogni pannello è composto da numerosi pezzi di fotografie satellitari, ritagliati e rimontati al computer per creare un mosaico digitale. Rappresentano temi legati all’ambiente e ai meccanismi che supportano la nostra economia globale: la produzione di cibo ed energia, il commercio, l’estrazione mineraria, i trasporti, le abitazioni, le infrastrutture e le guerre. Una sorta di “occhio di Dio” che osserva il nostro impatto sulla terra.

Sono paesaggi che esistono e non esistono, nel senso che ogni pezzo del puzzle è stato preso da qualche parte del mondo e posizionato insieme ad altri pezzi riguardanti lo stesso tema. Quindi gli elementi singoli sono reali ma l’insieme è immaginario. Per ogni pannello ci sono tra 100 e 3.000 singoli pezzi, a seconda della complessità del soggetto.

(Foto: Comune di Vittorio Veneto).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts