Notizia shock per la diocesi di Vittorio Veneto: nella notte scorsa in Mozambico è stata uccisa suor Maria De Coppi, da quasi sessant’anni in servizio missionario nella terra africana.
Classe 1939, appartenente all’ordine delle Comboniane, suor De Coppi era nata a Santa Lucia di Piave e si era trasferita poi a Ramera di Mareno di Piave.
Ne ha dato notizia la Segreteria generale delle suore comboniane: “Mi dispiace dover comunicare la tristissima notizia che Sr. Maria De Coppi è stata uccisa – si legge in una nota firmata dalla segretaria generale suor Enza Carini – Le altre due sorelle sono insieme ai Fidei Donum e stanno aspettando l’arrivo dei Comboniani. Preghiamo per l’Eterno riposo della nostra Sorella. Sicuramente intercederà per il popolo mozambicano e per la pace in questo Paese che ha tanto amato”.
In base alle notizie giunte fino ad ora, sembra che la missione di Chipene in Mozambico – affidata ai preti di Pordenone e alle suore Comboniane – la notte scorsa, attorno alle 21, sia stata assaltata da un gruppo di terroristi che hanno ucciso suor De Coppi e bruciato la casa dei padri, delle suore, la chiesa e tutte le strutture della parrocchia.
Il Centro Missionario Concordia-Pordenone ha rassicurato sulle condizioni di altri due missionari: don Lorenzo Barro, di Portogruaro, e don Loris Vignadel, di Corva, frazione di Azzano Decimo: sono sopravvissuti all’attacco e sarebbero in buona salute. “I ribelli hanno assaltato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali – si legge in un post -. Suor Maria, missionaria comboniana, è stata uccisa durante l’agguato. Tutti i sopravvissuti sono adesso in fuga verso Nacala”.
Suor Maria era da 59 anni in Mozambico, quando era una colonia portoghese: dopo aver conquistato l’indipendenza, il Paese fu attraversato da una lacerante guerra civile. Suor Maria aveva acquisito la cittadinanza mozambicana e in passato aveva prestato servizio in varie comunità della provincia di Nampula. In precedenza, poco dopo la professione religiosa del 1960, aveva operato in Portogallo.
Raggiunto dalla tragica notizia, il vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo ha manifestato il proprio dolore: “Nell’affidare l’anima di sr. Maria al Signore, penso al dolore di tante persone che la conoscevano e la stimavano; penso al dolore dei suoi familiari, delle consorelle del suo Istituto religioso. Invoco dal Signore il dono della sua consolazione e del suo conforto su tutte queste persone e sull’intera nostra comunità diocesana”.
“Contemporaneamente – ha aggiunto Pizziolo – esprimo la convinzione che una vita offerta totalmente in dono, fino alla morte, com’è stata quella di suor Maria, potrà certamente essere seme fecondo di vita, di speranza e di amore per tutte le persone alle quali ha offerto il suo servizio di missionaria”.
Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha espresso il suo “immenso cordoglio” per la morte di Suor Maria De Coppi: “Dal 1963 Suor Maria portava aiuto, sostegno, amore, dedizione alle popolazioni del Mozambico. È terribile, inaccettabile, dolorosissimo sapere che proprio lì, proprio mentre compiva la sua missione di pace e carità, è stata brutalmente assassinata” ha commentato.
“Il primo pensiero – prosegue Zaia – va alla sua famiglia, a tutti coloro (e sono tanti) che le hanno voluto bene, alle Suore Comboniane di cui faceva parte, alla comunità di Vittorio Veneto, da cui era partita tanti anni fa per seguire la sua vocazione missionaria. La meravigliosa vita di bontà e altruismo di Suor Maria – conclude – è finita con un terribile orrore, il che rende la sua figura ancora più grande, indimenticabile”.
Il presidente Zaia rivolge anche un appello alla Farnesina affinché ci si adoperi con tutti i mezzi per favorire il rientro in Italia della salma di Suor Maria e degli altri missionari coinvolti nell’attacco.
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(Foto: L’Azione).
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