Nuovo scontro tra il comitato “Cantiere Papadopoli” e il sindaco Antonio Miatto. Una situazione, quella dello storico immobile cenedese, che non sembra trovare pace fra i due fronti. “Villa Papadopoli rientrava a pieno titolo nelle caratteristiche del bando Pnrr” sostiene Tiziano Santucci di “Cantiere Papadopoli”, dopo aver eseguito una profonda analisi e confronto con i Comuni limitrofi.
“Il sindaco Miatto – scrive Santucci – da noi criticato per non aver chiesto il contributo del PNRR per villa Papadopoli, dichiarava che per quel bando ‘le specifiche non erano quelle della villa, ma bensì quelle dei progetti che abbiamo sottoposto’ (leggi Caserma Gotti). Nulla di più falso. Nel DCPM del 21 gennaio 2021 all’allegato 3 comma 1, lett. b è scritto che i tipi di intervento sono: ‘… miglioramento delle qualità del decoro urbano e tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali, culturali, didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e ricreative’. E’ evidente che villa Papadopoli rientrava a pieno titolo nelle caratteristiche del bando”.
“A riprova di quanto da noi sostenuto – continua – è esempio il Comune di Conegliano che ha ottenuto il finanziamento per la ristrutturazione della caserma Marras, ex convento domenicano, da destinare a nuova biblioteca comunale. Questa è l’ulteriore dimostrazione della mancata volontà da parte del sindaco e dell’intera amministrazione di salvare una storica Villa veneta, di proprietà pubblica, da restituire alla città come sede di servizi sociali e culturali, nonché come volàno per la riqualificazione, anche economica, del quartiere di Ceneda. Lungi da noi voler pensare male del sindaco Miatto, crediamo solo che sia disinformato o mal consigliato dai suoi collaboratori”.
Il primo cittadino vittoriese replica con fermezza: “No, il sindaco era ed è informato. Il sindaco sapeva che per villa Papadopoli il costo per il recupero era stato più volte valutato ed ammontava sempre a più di 5 milioni di euro, per cui avremmo speso 5 milioni di euro senza alcun utile pratico dall’intervento perché avremmo lasciato un cantiere incompiuto altrettanto miserevole. Con i 5 milioni comunque ricevuti porteremo a compimento altri importanti interventi che vedranno la luce, finiti e utilizzabili dai vittoriesi e non solo”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it