La città e il mondo del ciclismo sono più poveri: è morto Renato Longo, “campione nello sport e fuoriclasse nella vita”. Sabato a Ceneda il funerale

Renato Longo
Renato Longo

Vittorio Veneto e il mondo dello sport da oggi devono fare i conti con un grande vuoto: nella notte appena trascorsa, dopo alcuni giorni trascorsi in ospedale a seguito di un malore, è mancato Renato Longo, orgoglio della città per meriti sportivi e non solo. Nel ciclocross ha dominato il mondo, ma ha saputo distinguersi anche in altri àmbiti, compreso quello politico – amministrativo.

Nato in città (era originario di San Lorenzo di Montagna) il 9 agosto 1937, Longo abbinò fin dalla gioventù lavoro e sport agonistico. Sui pedali della sua bici ottenne grandi soddisfazioni, diventando un campione acclamato: per ben cinque volte vinse il campionato del mondo di ciclocross tra il 1959 e il 1967, ottenendo buoni piazzamenti anche in altre edizioni.

Per ben 12 anni si laureò campione italiano di specialità, negli anni 1959, 1960 e 1962 e poi consecutivamente dal 1964 al 1972. Nel suo palmarès compaiono anche le vittorie in due prove su strada: nel Giro del Portogallo (1960) e nel Trofeo Uvi – Gp Fivizzano.

Profondamente legato alla sua città, fino ad anni recentissimi era facile incrociarlo mentre sfrecciava in bicicletta nelle strade vittoriesi. Nel 2009 appoggiò, alle elezioni comunali, l’amico (e ciclista) candidato sindaco Gianantonio Da Re, riuscendo a entrare in consiglio comunale nelle file della maggioranza grazie alle 46 preferenze personali ricevute nelle urne. I pochi presenti nella sala consiliare ricordano ancora una seduta di fine mandato in cui Longo regalò un breve amarcord dei suoi successi condito da curiosità, che gli valsero il lungo applauso dell’assemblea.

In attesa di conoscere data e luogo dei funerali, la città e il mondo dello sport piangono quello che in tanti, tra i quali l’ex ciclista e oggi voce del ciclismo per la Rai, Silvio Martinello, hanno definito a ragione “campione nello sport e fuoriclasse nella vita“.

Così, nel 2019, Longo si raccontò in una lunga intervista a Qdpnews.it – Quotidiano del Piave.

Su Facebook, il noto giornalista Marino Bartoletti ha definito Longo “il campione che ci fece innamorare del ciclocross e ci fece trepidare e tifare per una disciplina che sembrava così lontana dalla nostra “cultura””.

“Renato Longo non era solo un campione di ciclismo, ma era un vero mito del ciclocross – ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia -. I cinque titoli mondiali conquistati dimostrano quanto questo nostro atleta di Vittorio Veneto sia riuscito ad affermarsi in una disciplina che, ai suoi tempi, significava tanta fatica e tanto sudore. Anni in cui le strade percorse erano fango e polvere e arrivare primi al traguardo aveva tutto il sapore di una vera impresa. Per affermarsi era necessario essere campioni di razza. E lui lo era davvero tanto da essere un orgoglio, non solo per il Veneto ma per l’Italia intera. Ai famigliari e amici di Longo giunga il mio cordoglio a nome della Regione del Veneto. Sono certo che le sue gesta sportive così eroiche resteranno nella mente e nel cuore dei numerosi appassionati di ciclismo di tutte le età, veneti in particolare, che l’hanno conosciuto di persona o anche solo attraverso tanti filmati in bianco e nero”.

Così, invece, Gianantonio Da Re: “Renato Longo è stato al mio fianco in consiglio comunale nel mio mandato da sindaco. Oggi piango un amico che ricordo come una persona posata, corretta e sempre disponibile, dalla tempra forte come la sua bicicletta richiedeva per poter vincere le sfide. Ha onorato la nostra città con i trionfi sportivi e l’ha amata profondamente: basti pensare che ha voluto onorarla, vestendo con i suoi colori rosso e blu, nell’ultimo campionato a cui ha partecipato. Ciao Renato”.

Piangono Renato Longo in primis la moglie Marisa, la figlia Federica, i nipoti e i cugini uniti ai parenti tutti. Il funerale del campione sarà celebrato sabato con inizio alle ore 10.30 nella Cattedrale di Ceneda. Un saluto a Renato si potrà dare sabato dalle ore 9 nell’obitorio dell’ospedale di Vittorio Veneto, con partenza alle 10.15 per la Cattedrale. Dopo le esequie si proseguirà per la cremazione.

La famiglia chiede non fiori e rivolge un sentito ringraziamento al dottor Pier Ferruccio Ballerini e a tutto il suo staff.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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