Quali alimenti non hanno scadenza

Quante volte ci siamo domandati guardando la data di scadenza di alcuni alimenti: lo butto o non lo butto? Per la verità, in commercio ci sono alcuni “cibi speciali” che potremmo definire senza scadenza (o quasi). Vediamo insieme quali sanno difendersi meglio dall’inesorabile passare del tempo.

Sale
Definito “sostanza divina” da Omero e conosciuto dai romani come “oro bianco”, il sale nella storia ha avuto un ruolo centrale nei rapporti economici e sociali fra culture e Paesi. Prima ancora che condimento è stato a lungo tempo utilizzato per conservare i cibi, grazie alla sua capacità di assorbire l’acqua e rendere gli alimenti poco appetibili ai batteri che potrebbero rovinarlo. Per questo motivo, il sale si può definire prodotto senza scadenza.

Miele
Tra i cibi che meglio si conservano c’è senza dubbio il miele, la cui resistenza al tempo è dovuta alla bassa presenza di acqua e all’alto contenuto di zuccheri che lo rendono praticamente immune all’attacco dei batteri. Il miele è, inoltre, uno degli alimenti più straordinari in natura per le sue numerose proprietà benefiche.

Zucchero
La tradizione vuole che il leggendario Alessandro Magno, nel 325 a.C., definì lo zucchero come “un miele che non ha bisogno di api”. Se a livello gustativo si avvicina molto al miele, a livello di proprietà fisiche e di conservazione è comparabile al sale. Lo zucchero, infatti, assorbe l’acqua dagli alimenti in cui si trova: ecco perché è utilizzato nella produzione di marmellate, confetture, gelatine o canditi.

Legumi e semi essiccati
Anche i legumi e semi essiccati sono inattaccabili da batteri e muffe poiché l’assenza d’acqua ferma gli enzimi che aprirebbero il seme. Anche molti anni dopo il raccolto, se ben sigillati, i legumi possono essere un’ottima fonte di proteine.
Aceto
L’aceto può essere considerato come vino o sidro andato a male. La sua lunga conservazione è dovuta ai batteri del genere Acetobacter che ossidano l’etanolo delle bevande alcoliche e che impediscono ad altri batteri di colonizzarlo.
Durante gli anni alcuni tipi di aceto possono cambiare colore oppure sapore, ma questo non comporta pericoli per la salute umana.

Cioccolato fondente
Rispetto al cioccolato al latte, che non ha una grande durata, il cioccolato fondente può conservarsi intatto per oltre 2 anni. Tuttavia, per una conservazione ottimale, è necessario tenere il fondente riparato da fonti di calore, luce e umidità ad una temperatura inferiore ai 20°C. Altra accortezza è di non conservarlo vicino a cibi con forti odori (il burro di cacao assorbe velocemente gli odori).

Liquori e distillati
Tutti i liquori e i distillati ad alta gradazione alcolica non hanno scadenza, nemmeno dopo l’apertura. L’alcol è un conservante, disidrata e non permette lo sviluppo di batteri. Per una conservazione ottimale è necessario mantenere i contenitori di queste bevande ben chiusi, in luogo fresco e buio, lontano dai raggi del sole.

Riso
Infine, come non citare il riso. Se conservato a bassa temperatura (circa 3°C) e in assenza di ossigeno, può durare per almeno 30 anni.
Il riso integrale, invece, ha una scadenza più breve poiché la sua crusca contiene grassi insaturi che potrebbero marcire.

È utile segnalare che la norma per l’etichettatura alimentare è disciplinata dal Regolamento Europeo 1169/2011. In particolare, per la maggior parte degli alimenti elencati non si applica l’obbligo della dichiarazione nutrizionale.

Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Alessandro Ponzoni – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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