Santi, beati e ricorrenze di oggi, 2 marzo: Mercoledì delle Ceneri

Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua. E’ giorno di digiuno e di astinenza dalle carni. La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri. Prima di tutto rappresentano la fragilità, la precarietà, dell’uomo: Abramo rivolgendosi a Dio dice: ‘Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…’ (Gen 18,27).

Questo non vuol dire però che Dio ci abbia creati manchevoli in qualcosa: è proprio la nostra condizione di creatura a renderci indigenti perché la vita la riceviamo in dono. Noi siamo creature amate che tutto ricevono e che su questa Terra sperimentano la propria condizione di precarietà. Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore.

Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: ‘I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere’ (Gio 3,5-9). Oggi più che mai abbiamo bisogno di ‘qualcuno’ che ci ricordi che siamo cenere e cenere torneremo. L’uomo infatti nonostante i progressi della scienza, della tecnologia, resta sempre una creatura precaria, debole. Pertanto le ceneri sono una memoria che parla alla nostra superbia ogni volta che ci sentiamo onnipotenti e pensiamo di essere noi stessi gli autori della nostra vita. Sono anche un invito a rendere il nostro tempo pieno d’amore, proprio perché essendo così effimero non sappiamo quando finirà. Il digiuno quaresimale ha un senso nella misura in cui noi capiamo che il digiuno è educazione, non solo a prendere consapevolezza di chi sono io, del mio stato di precarietà, ma anche che non è sempre possibile soddisfare i propri bisogni. Educazione all’attesa, perché non è possibile avere tutto subito, e anche alla solidarietà, al valore del sentirsi in empatia con chi questo digiuno è costretto a farlo non per scelta ma per necessità.       

Per la Quaresima 2022, il messaggio inviato da Papa Francesco si intitola «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a).

Oggi 2 marzo si venera anche Santa Angela della Croce (María de los Ángeles Guerrero González), nata a Siviglia il 30 gennaio 1846, che nel 1875 fondò la Congregazione delle “Sorelle della Compagnia della Croce” per la cura degli infermi, accompagnata dalla più grande carità verso il prossimo.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia)
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