Santi, beati e ricorrenze di oggi, domenica 6 marzo: San Vittorino vescovo e San Marciano vescovo e martire

Il Martirologio Romano del 2001 cita San Vittorino martire il 6 marzo. L’edizione precedente  lo commemorava nella stessa data insieme ad altri martiri, uno di nome Vittore e una coppia di sposi, Claudiano e Bassa. Vittore e Vittorino hanno trovato il martirio a Nicomedia, mentre gli sposi ad Apamea in Bitinia. Tutti e quattro, sempre secondo quanto indica la precedente edizione del Martirologio Romano, furono afflitti da svariati tormenti e reclusi in carcere nell’arco di tre anni.

La data del 6 marzo è la stessa in cui il Martirologio Siriaco cita il solo Vittorino. Invece il Martirologio Geronimiano, dopo i quattro martiri già menzionati, alla stessa data commemora un altro gruppo: Vittore, Vittorino, Claudiano, Diodoro, Papia, Niceforo e Serapione, martiri in Egitto. Poco dopo menziona tre martiri di Attala in Panfilia, Claudiano, Diodoro, Papia, sempre il 6 marzo. La spiegazione più plausibile appare che si tratti di un caso di omonimia, riguardante martiri uccisi nello stesso giorno, ma in località e regioni diverse.

San Marciano Vescovo e martire, nasce a Tortona, dove muore nel II secolo d.C. Secondo la tradizione, la figura di San Marciano si ricollega da una parte ai discepoli diretti di Gesù, dall’altra ai primissimi evangelizzatori della valle del Po. Di famiglia pagana, egli sarebbe stato infatti convertito dall’apostolo San Barnaba, compagno di San Paolo nelle peregrinazioni missionarie.

Sarebbe stato confermato poi nella fede cristiana da San Siro, il celebre primo Vescovo di Pavia, tra i più attivi seminatori della verità nelle terre dell’Italia settentrionale. Proprio lui, San Siro, fu il primo a predicare il Vangelo a Tortona. Subito dopo, l’insegnamento venne ripreso da Marciano, che divenne il primo Vescovo della città, o meglio della comunità ancora non troppo numerosa dei cristiani dertonesi. Il suo episcopato sarebbe stato assai lungo, circa 45 anni, fino a quando, sotto l’Imperatore Adriano, il prefetto di Milano, Saprizio, cominciò a perseguitare i cristiani, specialmente quelli che occupavano posti elevati nella gerarchia della Chiesa.

Il Vescovo Marciano, che non volle piegarsi né alle minacce né alle blandizie dei persecutori, fu decapitato dopo molti tormenti il 6 marzo dell’anno 120. E’ questo il giorno in cui la diocesi di Tortona festeggia il proprio patrono, primo Vescovo e martire, le cui reliquie sono conservate nella cattedrale della città. Si narra infatti che il suo corpo sia rimasto sepolto per più di due secoli sulla riva sinistra del fiume Scrivia, prima che un altro Vescovo, Sant’Innocenzo, lo riscoprisse prodigiosamente intatto e gli dedicasse questa chiesa in suo onore.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia)
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