Santi, beati e ricorrenze di oggi, giovedì 21 aprile: Sant’Anselmo d’Aosta

È tra i personaggi più luminosi nella tradizione della Chiesa e nella storia del pensiero occidentale. Monaco con un’intensa vita spirituale e teologo in grado di coniugare magnificamente fede e ragione, è stato anche un insigne educatore di giovani. Sant’Anselmo nasce ad Aosta nel 1033 da famiglia nobile e ricca.

Dopo una prima fase di giovinezza inquieta, diventa monaco e poi sacerdote grazie all’incontro con Lanfranco da Pavia. Dopo appena tre anni diventa egli stesso priore di monastero, dimostrandosi un educatore mite, ma deciso, persuasivo e mai autoritario, che usa la “via discretionis”, un’equilibrata combinazione di comprensione, misericordia e fermezza. Alla morte dell’abate Erluino, fondatore dell’abbazia di Bec, Anselmo viene eletto unanimemente a succedergli, e quindi dà alla luce due delle sue opere più importanti, il Monologion del 1076 e il Proslogion del 1078: qui si occupa di dimostrare l’esistenza del Creatore rispettivamente a posteriori e a priori.

Anselmo è considerato il fondatore della teologia scolastica attraverso la quale approfondisce i misteri divini attraverso tre stadi: la fede, dono gratuito di Dio da accogliere con umiltà, l’esperienza, ossia l’incarnazione della Parola nella quotidianità, e la vera conoscenza, cioè l’intuizione contemplativa che non è mai frutto di asettici ragionamenti. Lanfranco da Pavia, diventato arcivescovo di Canterbury, chiede aiuto al suo discepolo per riformare la comunità ecclesiale locale, devastata dal passaggio degli invasori Normanni. Il santo si sposta così in Inghilterra consacrandosi con impeto alla nuova missione che non è scevra da insidie. Dopo la morte di Lanfranco gli succede alla sede di Canterbury, ricevendo nel 1093 l’ordinazione episcopale.

È di questo periodo l’instancabile attività di Anselmo a favore della “libertà della Chiesa” e dell’indipendenza del potere spirituale da quello temporale. La difesa della Chiesa dalle ingerenze delle autorità politiche e il relativo scontro che ne consegue, gli costa per ben due volte l’esilio dalla sede di Canterbury. Il nutrito epistolario di Anselmo ci svela la sua opera ed il suo pensiero politico, ispirato sempre a “l’amore per la verità”, alla rettitudine e all’onestà episcopale, lontano da condizionamenti temporali e opportunismi. Sant’Anselmo non si stanca mai di trovare nuove stimolanti sfide da affrontare, come la formazione morale dei sacerdoti e la ricerca teologica. Muore nel 1109.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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