Da “La Vita Patrum Jurensium” sappiamo che San Romano abate ebbe per primo l’idea di isolarsi in prossimità delle foreste del Giura in Francia, conducendo vita eremitica secondo il modello degli antichi monaci e divenendo poi padre e riferimento spirituale di moltissimi seguaci.
È noto infatti che i primi contatti del monachesimo orientale col mondo latino furono propiziati dai frequenti esili del secolo IV d.C.: in questo periodo prese il via il monachesimo occidentale, destinato a produrre effetti di elevazione e progresso per la comunità ecclesiale e civile.
Per la sua fama, il vescovo Ilario di Besancon ordinò sacerdote l’abate Romano. Non contento della pur rigida regola che vigeva nel suo monastero, munito di un testo della Sacra Scrittura e con gli attrezzi da lavoro sulle spalle, Romano si inoltrò tra le inesplorate montagne della zona.
Con il fratello Lupicino e altri fedeli, fondò un primo grande monastero a Condat, un secondo a Leuconne e un monastero femminile di clausura a La Beaume, di cui fu badessa una loro sorella.
Spirito tollerante, incline alla comprensione e alla magnanimità, il monaco Romano prima di morire tornò definitivamente alla solitudine di Condat, dove morì nel 463 d.C.
(Foto: Archivio Qdpnews.it-wikipedia).
#Qdpnews.it