Santi, beati e ricorrenze di oggi, mercoledì 9 marzo: Santa Francesca Romana

Anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine a Motta di Livenza

Santa Francesca Romana nacque a Roma nel 1384. Cresciuta negli agi di una nobile e ricca famiglia. Giovanissima sposa, appena tredicenne prese dimora con lo sposo Lorenzo de’ Ponziani altrettanto ricco e nobile, nella sua casa nobiliare a Trastevere. Con semplicità accettò i grandi doni della vita: l’amore dello sposo, i suoi titoli nobiliari, le sue ricchezze, i tre figli nati dalla loro unione, due dei quali le morirono. Ammirevole per pietà, umiltà e pazienza, in tempi di difficoltà distribuì i suoi beni ai poveri e servì i malati. Alla morte del marito fondò nel 1425 la congregazione delle Oblate Olivetane di Santa Maria Nuova, dette anche Oblate di Tor de’ Specchi. Ella stessa emise i voti nella congregazione da lei fondata, assumendo il secondo nome di “Romana”. Morì il 9 marzo 1440. Fu canonizzata nel 1608 da papa Paolo V Borghese. Di lei rimangono i vestiti e un dito esposti al monastero di Tor de’ Specchi. La salma è venerata nella basilica di S. Maria Nova al Palatino, che le venne reintitolata dopo la canonizzazione.

Nella giornata di oggi 9 marzo, alle ore 18.30, il Vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo presiede la concelebrazione eucaristica nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, nell’anniversario dell’apparizione della Beata Vergine (9 marzo 1510).Infatti, il Convento della Madonna dei Miracoli fu fondato nel 1510 dopo l’apparizione a Giovanni Cigana della Vergine. Restaurato nel 1958, è tuttora centro del culto mariano. Di struttura cinquecentesca, vi sono tre chiostri, di cui due affrescati. Il 9 marzo 1510 la vergine apparve a Giovanni Cigana, un pio contadino di 79 anni che da vent’anni recitava ogni giorno il Rosario davanti ad un ‘Capitello’ della Beata Vergine, tuttora esistente. Mentre stava passando proprio davanti al sacello, l’uomo si arrestò colpito da una visione celeste: una bellissima giovane, vestita di bianco, se ne stava seduta sul campo di grano ancora verde.

Tra lorosi svolse un dialogo semplice e cordiale. Poi Maria gli avrebbe ordinato di digiunare insieme con la famiglia per tre sabati consecutivi, di predicare tale digiuno a tutta la popolazione di Motta e di proclamarlo per nove giorni continui in tutte le città, borgate e villaggi della terra trevigiana. Chi avesse digiunato con vero pentimento avrebbe ottenuto misericordia e perdono dal Signore. Inoltre, gli ordinò di far costruire una chiesa in legno, dove il popolo si potesse raccogliere in preghiera. In seguito ai prodigi che si verificarono, l’autorità ecclesiastica istituì un processo canonico che confermò l’apparizione. La primitiva edicola in legno venne sostituita da un santuario, edificato tra il 1486 e il 1570, molto noto e frequentato da un gran numero di fedeli, in cui prestano servizio da sempre i Padri Francescani Minori.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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