Nel Giovedì Santo risalta la solennità dell’istituzione dell’Eucaristia, del sacerdozio e della Chiesa di Cristo. Nel Venerdì Santo, invece, predominano la mestizia, il dolore e la penitenza, nel ricordare la Passione e morte di Gesù, con la sua sepoltura. Nel Sabato Santo, infine, prevalgono il silenzio, il raccoglimento, la meditazione per Gesù che giace nel sepolcro. In definitiva, il giorno dopo la morte di Gesù, il sabato che per gli Ebrei era tempo sacro e del più assoluto riposo, resterà cupo e pieno di sgomento per loro, che ignoravano ciò che sarebbe avvenuto dopo.
Verso il XVI secolo si cominciò con un’anticipazione della Vigilia alla mattina del Sabato Santo, e tutto questo è durato fino agli ultimi anni Cinquanta del XX secolo. Poi, con la riforma liturgica conciliare, tutto è ritornato come alle origini e il Sabato ha ripreso il significato del giorno della meditazione e penitenza: l’oscurità nelle chiese è totale, non vi sono celebrazioni liturgiche, né Sante Messe. Tutto è silenzio nell’attesa dell’evento della Resurrezione. Quanto tempo restò sepolto nel sepolcro Gesù?
Furono tre giorni non interi, dalla sera del Venerdì fino all’alba del giorno dopo la festa del Sabato ebraico, che oggi è la Domenica di Pasqua: in tutto durò circa 40 ore. Bisogna dire che con la liturgia odierna, la “Veglia Pasquale” è prevista in buona parte delle nostre chiese e cattedrali, con inizio nella serata del sabato. La “Veglia”, però, madre di tutte le Veglie celebrate dalla liturgia cristiana, pur iniziando nell’ultima ora del sabato, di fatto appartiene alla Liturgia solenne della Pasqua. Durante la “Veglia” vengono benedetti il fuoco, il ‘cero pasquale’ e l’acqua battesimale.
Bernadetta aveva compiuto da un mese quattordici anni quando l’11 febbraio 1858 la Vergine le apparve per la prima volta presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la “Signora”. Nell’evento miracoloso del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un’accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale.
La sera del 7 Luglio 1866 Bernardetta Soubirous decise di rifugiarsi a Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers, dove rimase per tredici anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi e tumore osseo al ginocchio, muore all’età di 35 anni, il 16 aprile 1879. Per tutta la vita santa Bernardetta Soubirous cercò di assomigliare il più possibile a Maria, Madre di Dio: dall’11 febbraio al 16 luglio 1858 ebbe modo di assistere a diciotto apparizioni dell’Immacolata Concezione nella grotta di Massabielle.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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