Addio 2023, anno della sostenibilità incompiuta: femminicidi, maltempo, granchi blu. Ma anche nuove strade verso il futuro

Il 2023 di Qdpnews.it

Ci siamo risvegliati dal tepore delle feste natalizie, lo scorso gennaio, con una parola in testa, ripetuta nel corso dell’anno a ogni occasione e in ogni contesto; abbiamo cercato di interpretarla, anche nella nostra quotidianità, poi in chiave politica ed economica; l’abbiamo abbinata alla parola Pace (senza riuscirci) e alla parola Giustizia, abbiamo provato ad approfondirla scientificamente ma soltanto di rado l’abbiamo applicata in modo collettivo e ordinato.

Ci sarebbe piaciuto dire – per davvero – che il 2023 è stato “l’anno della sostenibilità”, ma tutti sappiamo che sarebbe un’iperbole azzardata, visto che già ritenere il 2030 come data limite per un cambiamento concreto è ritenuto un traguardo troppo ambizioso.

Considerando le faglie che ancora dividono il pubblico per quanto riguarda i grandi temi dell’attualità, dalla mobilità alla sanità, dalla parità di genere alla situazione economica, dalla gestione dei grandi predatori all’agricoltura, la sostenibilità, secondo noi di Qdpnews.it, va cercata piuttosto nelle piccole cose, nei piccoli eventi, nelle scelte quotidiane e nei cambiamenti locali.

Il nostro giornale ha avuto la fortuna di osservare una graduale sensibilizzazione nei confronti di questo tema e, qualche volta, anche una coraggiosa applicazione pratica di questi valori, in tutti gli àmbiti. Ripercorriamo quindi assieme questo 2023, concentrandoci sulle notizie locali che hanno interessato maggiormente i trevigiani e i bellunesi.

Gennaio

Il Panevin di Arcade – Foto di Simone Masetto

A gennaio del 2023 i trevigiani, pronti per festeggiare le loro più care tradizioni, si imbattono di nuovo, ma in modo forse più marcato, in un dilemma etico che li divide in due parti: è ancora giusto, nell’anno della sostenibilità, organizzare i Panevin? Alcuni Comuni, anche considerando il proprio livello di polveri sottili, decidono di annullarli. Altri, desiderosi di rinnovare una tradizione ormai immancabile, scelgono di consentirli.

La consegna di una targa alla moglie di Fabio Gazzabin – Foto di Simone Masetto

Ad Arcade, il paese più conosciuto per questo rito, il Panevin viene organizzato anche per ricordare il compianto sindaco Fabio Gazzabin. Un tema che trova simmetrie nella più recente questione delle canzoni di Natale “laicizzate”, dove la tradizione cristiana, ben mescolata alla cultura del territorio, si contende il proprio spazio nella didattica inclusiva del futuro. 

Febbraio

Mario Conte con la “chiave della città” – Foto di Simone Masetto

A febbraio inizia una campagna elettorale senza grandi colpi di scena nella quale però, nonostante il dominio della Lega, Fratelli d’Italia si dimostra un ambizioso rivale. A votare chi porterà la fascia per i successivi cinque anni sono stati i Comuni di Treviso, che vedrà Mario Conte rieletto sindaco con il 64,70% dei voti, di Moriago della Battaglia, con l’elezione di Loris Rizzetto, di Mareno di Piave con Andrea Modolo, di Motta di Livenza con Alessandro Righi, di Vedelago con Giuseppe Romano, di Nervesa della Battaglia con Mara Fontebasso, di San Biagio di Callalta con Valentina Pillon, di Istrana con Maria Grazia Gasparini e di Castello di Godego con Diego Parisotto. Nel frattempo, i Comuni più piccoli ragionano sempre più spesso su collaborazioni, reti, unioni dei servizi e fusioni: nel basso Bellunese, a fine anno, Quero-Vas e Alano votano per fondersi.

Marzo

L’inaugurazione del Ponte dell’Umanità – Foto di Simone Masetto

La sostenibilità di un patrimonio diffuso si porta avanti anche attraverso il turismo e la Regione Veneto, così come l’Associazione Colline Unesco, lo sa bene: lunedì 20 marzo 2023 i rispettivi presidenti Luca Zaia e Marina Montedoro, assieme ai sindaci dei Comuni interessati, inaugurano il “Ponte dell’Umanità”, un’infrastruttura con un nome altisonante che è stata attesa dal territorio per quasi vent’anni e che  metaforicamente unisce un territorio Unesco finora frazionato, poco coeso, che per ottimizzare la propria attrattività, disseminata in un’area vasta, dovrà al contrario lavorare in rete (e in rete).

L’inaugurazione del Cammino Unesco – Foto di Simone Masetto

È l’incipit di una storia più lunga: quella che verrà inaugurata invece a luglio con il Cammino dell’Umanità, ovvero oltre 50 chilometri che attraversano da Vidor a Vittorio Veneto il mosaico di paesaggi, cultura ed enogastronomia. 

Aprile

Il présidente Luca Zaia davanti al casello SPV-A27 a Spresiano – Foto di Simone Masetto

Alle 18 di giovedì 6 aprile, qualche ora dopo il taglio del nastro, la prima automobile varca il casello della Superstrada Pedemontana Veneta che, scartando l’uscita di Spresiano sulla destra, può finalmente portarla direttamente all’ingresso della A27 Venezia – Belluno. Si tratta di uno degli ultimi step necessari prima del completamento finale dell’opera più importante e mastodontica per il Veneto, con un costo di due miliardi e 200 milioni, circa 10 anni di lavori e 94 chilometri di percorrenza complessivi.

La galleria di Malo il giorno dell’inaugurazione – Foto di Luca Vecellio

L’ultimo step verrà poi inaugurato il 28 dicembre scorso, nelle gallerie di Malo, al netto del casello mancante sulla A4 il cui completamento è previsto a marzo. Sempre ad aprile viene inaugurato il Vinitaly, dove il Veneto e in particolare la Marca trevigiana sono protagonisti: infrastrutture come la Spv, anche secondo il presidente, rendono le Colline Unesco e le Dolomiti sempre più al centro dell’attenzione turistica nazionale e internazionale.

Maggio

I festeggiamenti in campo dopo la vittoria – Foto di Simone Masetto

C’è un “prodotto tipico” che da anni rende orgogliosi i trevigiani e, soprattutto, i coneglianesi. E non si tratta di un’etichetta di un vino pregiato ma di una squadra di pallavolo: quando il 15 maggio al Palaverde la Prosecco Doc Imoco Conegliano porta a casa, dopo una Finale scudetto davvero dura contro il Vero Volley Monza, il sesto scudetto della sua giovane storia, la Marca non può che gioire di nuovo.

Le ragazze della Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano dopo le premiazioni – Foto di Simone Masetto

Alexa, regalami uno scudetto” fu il nostro titolo dal Palaverde dopo l’intuizione di coach Daniele Santarelli di dare ampio spazio alla schiacciatrice Alexa Gray nel match decisivo. Non è che l’ennesima soddisfazione per il club coneglianese, che nel 2023 ha arricchito la propria bacheca anche con la Coppa Italia vinta a Casalecchio di Reno il 29 gennaio e la Supercoppa italiana alzata il 28 ottobre a Livorno e che attualmente guida in solitaria la classifica della serie A1 2023/24.

Giugno

I Ris a Spresiano sul caso di Anica – Foto di Simone Masetto

Il 2023, specialmente in determinati periodi dell’anno, è stato anche un altro anno di effrazioni e furti, in alcune zone talmente frequenti da esasperare le comunità e renderle da un lato attente e solidali tra di loro, dall’altro diffidenti. In questo contesto veniva facile presumere, a un primo giudizio, che l’omicidio della settantaduenne Margherita Ceschin nel suo appartamento di Conegliano potesse essere riconducibile a un’azione predatoria degenerata.

I Ris a Conegliano sul caso di Margherita Ceschin – Foto di Simone Masetto

Ma qualche giorno dopo dal Comando dei Carabinieri arriva tutt’altra ufficialità: la signora sarebbe invece morta per mandato dell’ex marito e di una donna dominicana, che avrebbero agito attraverso altri due connazionali per questioni legate al divorzio tra i due coniugi. Un fatto che ha profondamente colpito la città, ma che purtroppo non sarà l’unica traccia di sangue: nel corso del 2023 questo territorio dovrà affrontare un triste record di ben sei delitti con sette morti.

Luglio 

Una casa completamente scoperchiata a Campolongo di Santo Stefano di Cadore – Foto di Luca Vecellio

Considerata la consapevolezza generale sul cambiamento climatico, dopo una primavera serena e dalle temperature miti, non si può dire che i veneti non si aspettassero l’arrivo del maltempo: pioggia, vento forte e grandine non si fanno aspettare e a luglio del 2023 si scatenano su tutta la regione, con bollettini meteo che indicano allerta idrogeologica ogni sera. Il grande lavoro di prevenzione della Protezione civile non può fare molto di fronte a fenomeni così imprevedibili: la notte del 25 luglio, nel Quartier del Piave e in particolare a Pieve di Soligo, decine e decine di auto vengono danneggiate dalla grandine.

Le conseguenze della tromba d’aria a Santo Stefano – Foto di Luca Vecellio

Il Veneto registra ingenti perdite economiche per l’agricoltura e non solo: così la Regione sarà costretta a richiedere più volte, nel corso dell’estate e di parte dell’autunno, lo stato d’emergenza. Tra gli episodi più significativi del maltempo il 20 luglio documentiamo gli ingenti danni al paesino di Campolongo, frazione di Santo Stefano di Cadore, dove un fenomeno di downburst, ovvero una raffica discendente, ha abbattuto velocemente un gran numero di alberi e scoperchiato diverse case. A ottobre, sempre nel Bellunese, un caso ben più tragico legato al tema del maltempo: Walter Locatello, vigile del fuoco professionista, cade in un canale in piena davanti a casa sua.

Agosto

Un pescatore della laguna esamina un granchio blu – Foto di Luca Vecellio

Non tutti i fenomeni distruttivi sono così evidenti: il granchio blu, vorace divoratore alloctono, trova nelle acque miti della Laguna di Venezia un habitat ideale, a discapito del nostrano granchio verde. Per i pescatori locali è sempre più difficile pescare le specie tradizionali poiché questi “stranieri”, sempre più numerosi, tendono a mangiarne le uova. Ancora una volta – quindi – una tradizione, conservata e tramandata fin dall’epoca della Serenissima, è in pericolo.

La chef del Venissa cucina un piatto a base di granchio blu – Foto di Luca Vecellio

Per un’analisi differente del problema ci spostiamo nelle oasi della Venezia autentica, quella parzialmente sopravvissuta al turismo da una parte e alla marea dall’altra. Lì scopriamo il significato di un altro importante termine della sostenibilità: “adattamento”, concetto che porta, per esempio, il prestigioso ristorante Venissa a comporre un menù di sole specie invasive, con la filosofia del “se non puoi batterli, mangiali”. Nei boschi dolomitici, al contempo, si discute con grande divisione del ritorno dei grandi predatori. 

Settembre

Il messaggio di It Alert – Screenshot di Qdpnews.it

Per adattarsi al cambiamento climatico, le istituzioni introducono nuovi strumenti, sfruttando il digitale a proprio vantaggio: la Regione Veneto, così come tutte le altre Regioni d’Italia, predispone un sistema di allerta istantanea capace di inviare un messaggio d’allarme (sonoro, vocale e testuale) a ogni smartphone presente all’interno del proprio territorio regionale. Superata la fase di test, IT-alert potrà di allertare la popolazione in caso di maremoto (generato da un terremoto), collassi strutturali, attività vulcanica, incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali oppure precipitazioni molto intense. IT-Alert viene testato in Veneto il 21 settembre, a mezzogiorno, dimostrandosi efficace per la maggior parte della popolazione. Il test, visto col senno di poi, ha anche un secondo importante effetto: spiega alla popolazione che il rischio è reale, così come il cambiamento climatico.

Ottobre

Mattarella e Padrin parlano con uno dei sopravvissuti – Foto di Luca Vecellio

Il 9 ottobre 1963 si verificò quello che oggi viene definito il Disastro del Vajont: un episodio che può spiegarci ancora molto di come sia facile fraintendere la violenza della natura con l’arroganza dell’uomo di fronte a essa e di come sia necessario scavare nel fango per portare giustizia alla storia.

Il Presidente Sergio Mattarella alla diga del Vajont – Foto di Simone Masetto

Sessant’anni dopo quella notte, nel cimitero di Fortogna, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rende onore ai Caduti, ascoltando le parole commosse del sindaco di Longarone nonché presidente della Provincia Roberto Padrin, davanti a quelli che furono i primi soccorritori e i pochi sopravvissuti a quella tragedia impressa nella pietra, con la promessa di non farla mai scomparire dalla memoria di questi luoghi.

Novembre

Il presidente Zaia e il direttore generale dell’Ulss2 Francesco Benazzi durante gli interventi – Foto di Simone Masetto

I princìpi della sostenibilità valgono anche per la sanità del Veneto: mentre i cittadini si preoccupano per una marcata differenza tra il segmento della medicina privata e di quella pubblica, le Ulss lavorano per ottimizzare il lavoro negli ospedali attraverso la tecnologia: il 21 novembre nella nuova Cittadella della Salute di Treviso hanno luogo i primi tre interventi chirurgici nel nuovo polo, a cui assiste a distanza anche il presidente Zaia.

L’uso di attrezzature digitali, la realizzazione di nuove sale dotate di tecnologie pionieristiche, della telemedicina e del teleconsulto, combinati con la predisposizione di case e ospedali di comunità (realizzati attraverso il PNRR) che diano un riferimento professionale sul territorio ai cittadini, rappresentano il nuovo orizzonte della sanità pubblica, che si trova ancora ad affrontare (come – c’è da dire – qualsiasi altra azienda) il problema del personale, sperando di risolverlo nel 2025.

Dicembre

L’uscita del feretro di Giulia Cecchettin – Foto di Simone Masetto

Ci sarebbe piaciuto concludere l’anno con una bella storia di Natale, ma il nostro mestiere è quello di raccontare i fatti e i fatti, a dicembre, sono stati tutt’altro che rassicuranti: nel corso di un mese assistiamo a ben due funerali di giovani donne portate via alle loro famiglie dalla violenza di due uomini. Giulia Cecchettin, da un lato, Vanessa Ballan dall’altro. I veneti hanno seguito la vicenda di Giulia con grande trasporto, sentendosi in qualche modo rinchiusi dentro quella Fiat Punto, hanno manifestato orrore per un evento che ancora una volta sembra gridare contro l’indifferenza di una società che non sa più fermarsi ad approfondire e quindi risolvere le cose.

La mamma di Vanessa Ballan bacia la foto della figlia – Foto di Simone Masetto

Poi di nuovo, con il caso di Vanessa a Spineda di Riese Pio X, è stato evidenziato ai trevigiani quanto il tema della violenza di genere sia diffuso e nemmeno forse così difficile da vedere nella nostra quotidianità. Di come sia urgente evolvere, insomma, una volta per tutte. Perché sostenibilità significa anche questo, pensare in grande e cambiare le cose, assieme.

I più visti, letti e ascoltati

Ci piace concludere l’anno lasciando ai nostri lettori, oltre all’augurio per un buon 2024, anche un riferimento sul video più visto, il podcast più ascoltato e soprattutto sull’articolo più letto dell’anno 2023, un risultato che a noi dà enorme speranza e soddisfazione: nonostante i casi di cronaca nera, il nostro articolo più letto è curiosamente una semplice storia di gentilezza e di generosità: questa.

“Natale in radiomobile”, con – al momento – 160mila riproduzioni, è il video di Qdpnews.it più visto del 2024
L’episodio podcast più ascoltato di Qdpnews.it è “Perle di Galateo”

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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