Festa della Madonna della Salute: a Venezia le celebrazioni per ricordare la liberazione della città dall’epidemia di peste

Oggi, lunedì 21 novembre, si celebra la Festa della Madonna della Salute, una celebrazione particolarmente sentita a Venezia, poiché ricorda la salvezza della città da una terribile epidemia da peste, un morbo che ha letteralmente flagellato vari territori d’Europa tra il 1629 e il 1633.

Nel caso della città lagunare, la violenza della peste si manifestò con particolare intensità nel 1630, epidemia che viene ricordata dallo stesso Alessandro Manzoni nei suoi “Promessi Sposi”.

Nel caso di Venezia, la pestilenza in soli 17 mesi provocò 12 mila decessi su una popolazione di 150 mila persone: tra le vittime ci furono anche il doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo.

Si narra che la peste si diffuse a causa del contatto tra un falegname di San Vio e l’ambasciatore di Mantova, infetto e in quarantena al Lazzaretto Vecchio. Un’epidemia che fu così terribile da rendere complessa la sepoltura dei cadaveri, a causa del loro numero sempre crescente, che indusse ad ammucchiare i corpi fuori dalle case, oppure a gettarli in canale o nelle barche.

In questo scenario infernale, quindi, il governo della Repubblica di Venezia organizzò una processione composta dai cittadini superstiti in preghiera, che durò 3 giorni e 3 notti. Il doge, inoltre, fece il voto solenne di erigere una chiesa dedicata alla Madonna, se la città si fosse salvata dall’epidemia.

I contagi diminuirono in poche settimane, fino a fermarsi completamente. Così la città mantenne la propria promessa e, dal 1631 al 1687, venne costruita la Basilica della Madonna della Salute, sul progetto dell’architetto Baldassarre Longhena: vennero abbattute le case del Seminario collocate vicino a Punta della Dogana e sull’altare della chiesa venne collocata un’icona bizantina, raffigurante la Vergine Mesopanditissa, portata dal doge Francesco Morosini da Creta nel 1670, anno in cui i veneziani dovettero cedere l’isola ai turchi.

In vista della festività religiosa, lo scorso venerdì è stato aperto il tradizionale ponte votivo, sorretto da otto barche, che conduce alla Basilica e collega tra loro le due sponde del Canal Grande, all’altezza del traghetto tra Santa Maria del Giglio e San Gregorio: resterà aperto fino alle 7 di domani, martedì 22 novembre.

La Basilica della Madonna della Salute terrà aperte le porte ai fedeli fino alle 22.30, con la celebrazione delle messe fino alle 20.

Per i veneziani la giornata odierna è molto sentita, tanto che nei pressi della Basilica si possono trovare diverse bancarelle con dolciumi e mele caramellate in vendita, mentre il piatto tipico proposto è la “castradina”, ovvero una zuppa di carne di montone salata e affumicata, preparata con verze, cipolle e vino.

Anche a Mestre si svolgeranno le celebrazioni, nel Santuario di via Torre Belfredo, dove la “Madonna del Giardino delle mura” verrà ricollocata nella sua nicchia originaria dopo un restauro, grazie all’associazione “Giardino ritrovato” e alla Pro loco di Mestre.

Nella zona si terrà oggi la manifestazione “Il giardino ritrovato”, mercatino solidale di artisti e artigiani locali, il cui ricavato verrà devoluto a un’associazione che si occupa della sindrome di Sturge-Weber, che colpisce i bambini. Inoltre, il Centro Antiviolenza comunale sarà presente con un banchetto informativo sulle attività svolte, mentre sarà aperta una raccolta fondi a sostegno delle case gestite dal centro.

(Foto: Comune di Venezia).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati