Storia del cavallo Takhi: selvatico o domestico?

Un cavallo Takhi
Un cavallo Takhi

I cavalli Takhi sono una specie che è stata estinta in natura alla fine degli anni ’60. Tuttavia, alcuni esemplari sono sopravvissuti negli zoo europei. Per evitare l’estinzione completa, gli scienziati e gli zoo hanno collaborato per avviare un programma di allevamento dei Takhi.

Negli anni ’90, sono stati rilasciati nuovi esemplari nel loro habitat naturale, ottenendo un notevole successo nella conservazione. Tuttavia, la storia completa è più complessa di quanto sembri, sollevando interrogativi sul ruolo degli zoo e sul vero significato della conservazione.

La storia dei Takhi inizia nel 1800, quando gli scienziati europei si sono interessati ai resti di un cavallo Takhi donati all’esploratore russo Nikolay Przhevalsky. Questi animali erano conosciuti dai Mongoli locali e sembravano diversi dai cavalli domestici, somigliando più ad asini o zebre. Fu ipotizzato che i Takhi fossero un anello di congiunzione tra gli asini selvatici e i cavalli moderni.

Questa scoperta ha suscitato grande interesse negli zoo che, in quel periodo, cercavano di attirare visitatori con animali esotici. Tuttavia, gli zoo erano più concentrati sull’intrattenimento che sul benessere animale. Solo all’inizio del 1900, con l’estinzione o il rischio di estinzione di altre specie come il bisonte americano e il piccione migratore, gli zoo hanno iniziato a trasformarsi in centri di conservazione. Poiché anche i Takhi erano a rischio di estinzione, sono stati avviati programmi di allevamento negli zoo per preservarli.

La collaborazione tra scienziati e zoo ha portato al rilascio di nuovi esemplari di Takhi nel loro habitat naturale negli anni ’90, ottenendo un successo notevole nella conservazione della specie. Tuttavia, la storia solleva interrogativi sul ruolo degli zoo e sulla vera natura della conservazione. Sebbene i Takhi siano stati salvati dall’estinzione, la loro popolazione attuale potrebbe non essere identica a quella originale, in quanto è stata selezionata artificialmente negli zoo. Inoltre, gli esemplari rilasciati sono ancora strettamente monitorati e controllati, quindi è difficile dire se siano effettivamente considerati in libertà.

La storia dei Takhi mette in luce la complessità della conservazione e il ruolo degli zoo in questo processo. Mentre gli zoo possono svolgere un ruolo significativo nella preservazione di specie carismatiche, l’impatto dell’umanità sugli habitat naturali e sul clima è la causa principale delle estinzioni animali. Pertanto, per proteggere la diversità della vita animale, potrebbe essere necessario concentrarsi maggiormente sulla conservazione degli habitat naturali di cui gli animali dipendono.

(Foto: Wikipedia).
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