Nella giornata di ieri, martedì 30 luglio 2019, il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha ricevuto il diploma di Accademico Italiano della Vite e del Vino in una breve ma significativa cerimonia a Palazzo Balbi a Venezia.
L’Accademia Italiana della Vite e del Vino è stata costituita a Siena, su proposta del Comitato nazionale vitivinicolo, il 30 luglio 1949, con l’intento di dar vita ad un centro atto a promuovere il progresso vitivinicolo italiano. L’avvenimento è stato sottolineato dal plauso e dall’incoraggiamento di eminenti uomini di governo e di insigni studiosi italiani ed esteri.
L’Accademia si propone diversi scopi: promuovere studi, ricerche e discussioni sui maggiori problemi concernenti la vite e il vino, compreso l’insegnamento ai vari livelli; promuovere seminari o letture tenute dagli accademici o da altre persone invitate dal Consiglio accademico, relative al perfezionamento della viticoltura ed allo sviluppo dell’enologia; promuovere la costituzione di osservatori, laboratori e commissioni di studio; organizzare convegni per la trattazione dei più vitali problemi d’ordine tecnico economico e giuridico riflettenti la vitivinicoltura, considerata in se stessa e nel quadro dell’agricoltura e dell’economia nazionale.
Altri importanti scopi sono: pubblicare gli atti accademici, nonché studi, inchieste, monografie e raccolta di opere; proporre e favorire l’iniziativa di mostre viticole ed enologiche regionali, nazionali ed internazionali; collegarsi, nello svolgimento del proprio lavoro, con istituti affini italiani ed esteri; amministrare fondazioni e contributi per il conferimento di premi e lavori di carattere tecnico-scientifico e per l’attuazione di determinati studi, nonché per l’attribuzione di speciali premi a personalità che si sono distinte per particolari benemerenze acquisite nel settore vitivinicolo in campo nazionale e internazionale.
Non manca la volontà di promuovere la costituzione di un “sodalizio” avente lo scopo di riunire tutti coloro che, sotto diversi aspetti, contribuiscono all’esaltazione nell’ambito sociale, artistico e letterario dei vini di origine pregiata oltre all’impegno nel raccogliere nella propria biblioteca, a disposizione degli studiosi e del pubblico, le pubblicazioni italiane ed estere di carattere scientifico, tecnico, economico e giuridico riguardanti la viticoltura e l’enologia.
“È stato un piacere – ha affermato Danilo Riponti, avvocato e membro dell’Accademia Italiana Della Vite e del Vino – consegnare a Luca Zaia il diploma di Accademico Italiano della Vite e del Vino, prestigiosa accademia agraria creata dal presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Il presidente Zaia era veramente felice per questa nomina che, per plurimi motivi, non è semplicissima da ottenere ma per la quale mi sono personalmente speso moltissimo, dato il suo apporto rilevante al mondo vitivinicolo”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione dell’avvocato Danilo Riponti).
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