Il Ristorante Pizzeria “Solo Mattia” compie 10 anni. La storia di due giovani imprenditori

Il Ristorante Pizzeria "Solo Mattia” compie 10 anni
Il Ristorante Pizzeria “Solo Mattia” compie 10 anni

Vicino al rinomato Bosco delle Penne Mozze, sorge un ristorante nato dall’amore di due giovani ragazzi e delle loro famiglie: il Ristorante Pizzeria “Solo Mattia” che giovedì 16 marzo ha compiuto 10 anni. Gestito dal cisonese Mattia Pagnussato insieme alla moglie originaria di Susegana Marta Munerotto, il locale si trova in un luogo storico per il paese di Cison di Valmarino: a Valle San Daniele. Lo scorso venerdì, è stata organizzata una grande festa per ringraziare i tanti clienti affezionati e i familiari.

Mattia Pagnussato e Marta Munerotto

Quando e perché avete deciso di aprire un locale a Cison di Valmarino?

“Io e mio marito abbiamo sempre lavorato nel mondo della ristorazione. Siccome la passione era grande e la voglia di mettersi in gioco anche, ci siamo chiesti: ‘Perché non apriamo un locale nostro?’ – racconta Marta -. Io sono di Susegana e Mattia di Cison di Valmarino, e lui aveva sentito parlare di questo ristorante storico e libero. Un luogo molto interessante. Siccome avevamo 20 anni e niente da perdere, abbiamo detto: ‘Buttiamoci, mettiamoci in gioco’. È andata bene, il 16 marzo 2013 abbiamo aperto e dopo 10 anni siamo ancora qua”.

La torta per i 10 anni di attività

“Solo Mattia”: quali sono le origini del nome?

“Volevo chiamarlo in modo che i cittadini sapessero che c’era Mattia, un ragazzo molto conosciuto in paese. Da questo pensiero, per caso mi è venuto in mente il nome: Solo Mattia”.

Una passione, quella della ristorazione, nata in giovane età

“Io e Mattia abbiamo fatto entrambi l’alberghiero, ci siamo conosciuti lì. Già da piccoli avevamo la voglia di stare a contatto con la gente, il cibo e l’alimentazione. Alle medie, quando ti domandavano ‘Che scuola scegli? Cosa vuoi fare da grande?’ Noi avevamo già le idee chiare: volevamo andare all’alberghiero e aprire un bar o un ristorante. La passione con il tempo si è amplificata sempre di più e siamo riusciti ad avverare il sogno che avevamo insieme”.

L’interno del Ristorante Pizzeria “Solo Mattia”

Un locale immerso nel verde con una proposta gastronomica varia

“Siamo una bella meta, presa d’assalto soprattutto in estate dai turisti e da chi va a camminare. Dal nostro ristorante puoi raggiungere il bosco delle Penne Mozze, un luogo fantastico ben tenuto dai volontari e dagli Alpini. Partono tantissimi sentieri che portano al Rifugio dei Loft e al San Boldo: un posto strategico per gli itinerari turistici. Siamo circondati da un bosco di faggi e d’estate si sta benissimo, c’è un’arietta fresca, tanta pace e tranquillità.

La nostra proposta gastronomica è interessante perché facciamo piatti fatti in casa e giochiamo molto sulla stagionalità dei prodotti. Dai primi piatti come tagliatelle, gnocchi e ravioli, alla pizza. Sui secondi, oltre al classico spiedo, abbiamo bocconcini di cinghiale, il brasato di manzo, la coscia di coniglio e d’anatra: abbiamo lo spazio per fare molte cose di qualità. Piatti tipici della tradizionalità, con carattere e gusto“.

Problema della carenza di personale: vi trovate in difficoltà?

“Noi abbiamo un locale a carattere familiare. Attualmente siamo io in sala con mia sorella Monica, mio marito e suo fratello Daniele in cucina. Abbiamo in sala anche Veronica, una ragazza nata come stagista e assunta in un secondo momento perché voleva rimanere. Poi ci sono dei ragazzi per il fine settimana.

Dieci anni fa, quando abbiamo aperto, eravamo più tranquilli: ‘Serve personale? Mettiamo l’annuncio e lo troviamo’. Adesso siamo in forte difficoltà. Se questo è il futuro che si prospetta, mi tengo stretta i collaboratori che ho. Nella ristorazione, quando arriva la gente arriva, non ha tempo di aspettare. Dobbiamo essere sempre presenti dando il tutto per tutto.

Siamo contenti del traguardo raggiunto. Tanti i sacrifici che abbiamo fatto ma non cambierei mai la mia scelta. Il volto dei clienti contenti, l’essere al contatto con i parenti: non c’è niente di più bello. Uno stimolo continuo a cambiare, fare, creare nuovi piatti, arredare meglio e progettare. C’è sempre qualcosa di nuovo da fare”.

(Foto: Marta Munerotto).
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