Inaugurati i lavori per l’ascensore di accesso alla Sala dei Battuti e il restauro dell’affresco del cantonale

L'affresco della Madonna dei Battuti restaurato dal club Inner Wheel Conegliano - Vittorio Veneto
L’affresco della Madonna dei Battuti restaurato dal club Inner Wheel Conegliano – Vittorio Veneto

Doppia cerimonia ieri sera nel loggiato del Duomo di Conegliano: sono stati inaugurati i lavori di realizzazione dell’ascensore di accesso alla Sala dei Battuti e il restauro dell’affresco mariano, situato sul cantonale della facciata del Duomo stesso.

Nel primo caso si tratta di un cantiere che consentirà ai visitatori con disabilità di poter accedere alla Sala dei Battuti (ora raggiungibile soltanto tramite una scala esterna), direttamente dal portico del Duomo.

L’iniziativa è frutto di una sinergia tra la parrocchia del Duomo, il Comune di Conegliano e il Rotary Club locale, secondo un progetto sviluppato dall’ingegner Gianni Breda (socio rotariano e presidente incoming del Club).

Da sinistra, monsignor Roberto Bischer, il presidente del Rotary Club Conegliano Nicola Martino, la presidente del club Inner Wheel Conegliano-Vittorio Veneto Daniela Donati, il vescovo Corrado Pizziolo, la storica dell’arte Lorena Gava, il sindaco Fabio Chies, la restauratrice Romina Illuzzi, l’ingegner Gianni Breda

L’intervento, che verrà seguito e gestito direttamente dal Rotary Club Conegliano, prevede un investimento pari a 190 mila euro, di cui 105 mila da un contributo Pnrr, ottenuto dal Comune grazie a un progetto redatto nel 2023.

Oltre all’ascensore, saranno realizzati dei lavori accessori, primo tra tutti i nuovi servizi igienici per disabili, il rivestimento dell’ultimo tratto della scala di accesso per il livellamento della pavimentazione, il completo abbattimento delle barriere architettoniche.

Tutto sarà possibile grazie all’adozione di soluzioni tipologiche-strutturali e tecnologie in grado di rispettare il patrimonio storico-culturale esistente.

La doppia cerimonia di inaugurazione

A inaugurare l’evento di ieri sera è stato Nicola Martino, presidente del Rotary Club Conegliano, il quale ha ringraziato tutti gli “attori” coinvolti in questa progettualità, tra cui “Banca Prealpi SanBiagio per il suo contributo” e coloro che hanno aderito all’iniziativa “Adotta il tuo affresco”. Un ringraziamento particolare è andato inoltre al Comune, a monsignor Roberto Bischer e alla parrocchia del Duomo.

Il presidente Nicola Martino

L’unione fa la forza – il commento di Martino – e da soli non ce l’avremmo fatta. Ringrazio anche il club Inner Wheel per questo percorso di amicizia”.

La parola è quindi andata a Daniela Donati, presidente del club Inner Wheel Conegliano-Vittorio Veneto (rete internazionale di solidarietà al femminile che, quest’anno, compie 100 anni), la quale ha illustrato il progetto di restauro dell’affresco della Madonna dei Battuti, sostenuto dal club stesso, collocato sul cantonale della facciata esterna del Duomo.

Donati ha ringraziato il Duomo, il vescovo Corrado Pizziolo e l’architetto (nonché socio rotariano) Livio Petriccione per la sua consulenza. “L’affresco era nascosto e noi abbiamo voluto dargli vita – ha affermato la presidente – Si tratta di un cantonale piccolo ma prezioso, con una Madonna accogliente”.

La presidente Daniela Donati

Da parte sua il vescovo Pizziolo ha espresso gratitudine nei confronti dei due club, che si sono presi a cuore il complesso religioso.

La Sala dei Battuti è un gioiello di cui il Rotary si è preso cura – le parole del sindaco di Conegliano Fabio Chies – Colgo l’occasione per ringraziare le Forze dell’Ordine qui presenti, che hanno fatto un presidio costante contro i vandali che scrivevano sui muri esterni del Duomo. La sinergia porta a questi risultati meravigliosi”.

L’ingegner Breda ha quindi spiegato che i lavori per l’ascensore verranno realizzati su una struttura di calcestruzzo armato, per evitare delle ripercussioni sugli affreschi.

La storica dell’arte Lorena Gava ha invece affermato che la Sala dei Battuti è “un luogo che identifica la città di Conegliano, come una sorta di Cappella Sistina“.

Per quanto riguarda l’affresco della Madonna dei Battuti (“di ispirazione veneta”), Gava ha riferito che la datazione non è certa, ma potrebbe aggirarsi sul finire del Seicento. L’affresco comprende lo stemma dei Battuti (che ricorre lungo il porticato), retto in alto dai “classici putti”, mentre le braccia aperte della Madonna ricordano quel principio di accoglienza che è proprio dei Battuti stessi.

Il pubblico presente alla cerimonia

Romina Illuzzi, restauratrice in rappresentanza della ditta Sirecon (occupatasi del restauro stesso dell’affresco) ha osservato come l’opera sia stata composta da “due mani differenti”: “La parte superiore risultava meglio conservata – ha riferito – Non è stato possibile recuperare molto e l’affresco reca ancora i segni del cambio di intenzioni dell’artista”.

“Sono presenti pigmenti più tardi rispetto all’epoca barocca – ha concluso – L’affresco è stato ripulito e consolidato: è stata ricucita, in punta di pennello, sia la tessitura che la cromia dell’opera”.

La cerimonia si è conclusa con un concerto in Duomo, con la Messa dell’Incoronazione KV317 di Mozart, con Roberta Canzian (soprano), Giovanna Dissera Bragadin (contralto), Michele Fracasso (tenore), Abramo Rosalen (basso).

Con loro si sono esibiti l’Orchestra classica del Veneto, diretta dal maestro Dino Doni, e il Coro Academia Ars Canendi, diretto da Manuela Meneghello.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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