La Coppa Italia non cambia residenza: servono 5 set per piegare Milano, poi la Prosecco Doc Imoco fa festa per la “sesta”

Festa grande in casa Prosecco Doc Imoco Volley: in bacheca entra la sesta Coppa Italia

La Coppa Italia rimane a Conegliano. Dopo i successi del 2017, 2020, 2021, 2022 e 2023, ieri, domenica 18 febbraio, è arrivato il trionfo al PalaTrieste, ma solo dopo quasi due ore e mezza di gioco e cinque set combattutissimi. La finale tra Conegliano e Milano è stata un grande spettacolo, di cui hanno potuto godere non solo i 6.743 dell’impianto di via Flavia ma anche il pubblico di Rai 2. Per coach Santarelli e la sua truppa, ora, solo poche ore per festeggiare: alle viste c’è già il delicatissimo match di Cev Champions League in casa del Vakifbank Istanbul. Grazie alla vittoria odierna, la Prosecco Doc Imoco Volley è già certa di disputare la Supercoppa italiana 2024/25.

Lo splendido colpo d’occhio del PalaTrieste gremito in ogni ordine di posti

Gli starting six

Dopo l’Inno di Mameli, eseguito come da tradizione prima di ogni match che assegna un titolo italiano, vengono chiamati i 6+1 iniziali. Il coach detentore del trofeo, Daniele Santarelli, schiera Wolosz – Haak, Fahr – Lubian, Cook – Plummer e libero De Gennaro. Non ci sono novità, perciò, rispetto alla formazione che non ha lasciato neanche un set a Chieri in semifinale. Risponde Marco Gaspari con Orro – Egonu, Folie – Rettke, Sylla – Daalderop e libero Castillo.

Sarah Fahr sprigiona la sua potenza sopra rete

L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, con il PalaTrieste tutto esaurito, come era nelle speranze degli organizzatori, e l’applausometro che vede la curva lombarda tenere testa a quella veneta (ma l’Imoco ha storicamente molti tifosi in Friuli Venezia Giulia).

L’Inno di Mameli eseguito dal vivo ha preceduto l’inizio della finale di Coppa Italia Frecciarossa a Trieste

Primo set

Non parte bene Milano: il primo servizio di Orro, acclamatissima dagli spalti, gonfia la rete, ma subito si riscatta Folie. Egonu prima attacca sull’asticella, poi fuori: insomma, fa tutto l’Allianz, che per l’attacco sembra prediligere le centrali. Brava Castillo a intuire un lob di Haak, favorendo così la successiva parallela di Egonu. Applausi a scena aperta per il 10-6 favorito da una difesa prodigiosa di Plummer, sicuramente aiutata dai suoi 201 centimetri. Time out Gaspari, poi alternanza di errori e colpi di pregio da ambo le parti: tra questi ultimi rientrano sicuramente la parallela di Haak e la diagonale di Egonu (14-9 Conegliano). L’ex opposto gialloblù va al servizio, Santarelli mette Gennari in seconda linea ma Paola sbaglia dai 9 metri e il vantaggio coneglianese si incrementa, a maggior ragione dopo la parallela out di Egonu. Se ieri la protagonista assoluta della semifinale è stata Fahr, oggi il palcoscenico sembra volerselo prendere la collega di reparto Lubian, i cui primi tempi fanno esplodere il PalaTrieste. Il tabellone dice 20-13 Imoco, ma il set non è ancora finito, come dimostra il murone di Folie su Plummer e quello, di poco successivo, di Daalderop su Haak. Qualche occhio di falco milanese si accorge di una linea pestata dalle pantere, e il videocheck lo conferma. Milano s’avvicina, ma l’errore in battuta di Folie potrebbe indirizzare il set verso Conegliano. Malino Sylla in difesa e arrivano 4 setball. Il primo lo annulla Egonu, il secondo, sia pure in maniera un po’ rocambolesca, è quello del vantaggio Imoco.

Le pantere di Conegliano esultano dopo un punto nella finale di Trieste

Secondo set

RIpartono le ostilità e l’Imoco sa che dovrà registrare un po’ servizio e muro: nessuno dei due fondamentali, infatti, ha portato punti nel set da poco terminato. L’Allianz è arrabbiata e inizia con un attacco a segno di Egonu, al quale risponde Plummer. Per lunghi minuti l’Allianz mantiene un paio di punti di vantaggio sulle detentrici del trofeo, ma attenzione perché (ri)iniziano a carburare Lubian e Haak, ma anche Plummer brilla, con due attacchi ravvicinati di rara potenza e precisione. Milano appare vulnerabile vedendola dal posto 4 gialloblù (anzi, oggi rosé). Clamoroso lo scambio del 12-11: l’Allianz attacca un’infinità di volte ma la palla le torna sempre indietro. Al primo tentativo, invece, Haak la mette a terra. Permane, tuttavia, il modesto ma lungo vantaggio delle milanesi, che si riduce al minimo edittale al muro di Fahr su Sylla. E’ la stessa centralona a trasformare il rigore del pareggio a quota 16, poi vantaggio Haak. Contromossa di Gaspari: fuori Folie, dentro Heyrman. Controsorpasso Rettke e pari a velocità supersonica di Fahr, servita da Wolosz (difficile vedere la palla perfino dalla tribuna stampa). Insomma, ci sono tutte le premesse per un finale di set memorabile, sia pure con errori bipartisan dai 9 metri che non giovano allo spettacolo. L’intensità, in compenso, è ai massimi livelli. Sul 23-20 (attacco di Sylla) la situazione per l’Imoco sembra precipitare, ma Santarelli chiama il videocheck e fa benissimo perché l’occhio elettronico vede solo un pallone che se ne va (fuori). Egonu è “on fire” e regala due setball alle sue. Una fast di Lubian neutralizza il primo, ma è la stessa numero 9 rosé a sparacchiare in rete il successivo servizio.

Ancora una prova maiuscola di Asia Wolosz in regia: è lei la Mvp della finale

Terzo set

Tutto da rifare al PalaTrieste dopo un’ora esatta di gioco che ha decretato una sostanziale parità tra le due finaliste. La Prosecco Doc Imoco sembra avere qualcosina in più, come confermerebbe il 4-0 con cui Wolosz e compagne inaugurano il terzo parziale. Gaspari cambia qualcosa soprattutto tra le bande (Cazaute e Bajema) e le centrali, ma le ragazze di Santarelli mantengono il controllo della situazione (8-3) e possono contare su una Robinson salita in cattedra, a insegnare tecnica e cazzimma. Il primo arbitro Piana chiede in autonomia un videocheck perché non è chiaro chi abbia toccato per ultimo una palla terminata fuori: è stata Milano, che si ritrova doppiata a 14 da un’Imoco forse non impeccabile ma che tiene il campo da grande squadra qual è. L’Allianz si avvicina ma Haak si improvvisa regista e serve un pallone al bacio per Robinson, che disegna un diagonale imprendibile per le lombarde. Quei 4-5 punti di vantaggio che Conegliano si è guadagnata in avvio di secondo set sono a conti fatti provvidenziali nel finale, quando Milano dà tutto per rimontare ma – anche grazie a un videocheck chiamato al momento giusto – la Prosecco Doc Imoco mantiene il vantaggio e torna avanti.

Ennesimo trofeo nella sempre più ricca bacheca di coach Daniele Santarelli, acclamatissimo dalla curva dopo la vittoria

Quarto set

L’Allianz ha nelle fibre i cinque set di ieri sera contro Scandicci, la Prosecco Doc Imoco ha avuto un recupero di qualche ora più lungo e vola sulle ali dell’entusiasmo: chi avrà la meglio? Il primo punto del parziale è di Bajema, ormai fissa in banda. Le risponde la pari ruolo Plummer con un diagonalone. Bajema è efficace anche a muro: 3 pari. Egonu cerca di mettere paura alle ex compagne con un paio di attacchi da par suo, poi Plummer arriva in ritardo su una difesa e Santarelli si imbufalisce (e non è tenero nemmeno nel time out di pochi istanti dopo). Situazione simile a quella del set precedente: Milano un paio di punti avanti, Conegliano che insegue senza perdere la calma. Haak dà la scossa che Santarelli chiedeva (il tecnico entra in campo con entrambi i piedi), Plummer prima tenta vanamente un salvataggio di piede poi si fa rimbalzare addosso un pallone murato da Milano. L’operazione rimonta è (di nuovo) in corso, e Wolosz si riaffida ai cari, vecchi primi tempi di Fahr. Sbaglia anche Egonu, poi invasione Allianz. Haak può sbagliare una volta, ma non certo due di fila: 15-13. Certo è che se l’Imoco vuole evitare un tie-break rischiosissimo deve limitare gli errori al servizio, troppo frequenti per una finale. Dentro De Kruijf e Lanier nella metà campo gialloblù, dove si continua a rincorrere. Quando Plummer viene murata, c’è al PalaTrieste chi già vede le squadre al tie-break (20-16), ma la prima linea lombarda si mangia il pallone del +5. Folie a segno, arriva anche un ace ma il videocheck non è d’accordo e quindi si “torna indietro” rispetto ai setball assegnati dagli arbitri a Milano (23-19). Il quinto set è rimandato solo di pochi istanti, ovvero quando Sylla a muro esalta se stessa e i suoi tifosi.

Asia Wolosz bacia la coppa di Mvp della finale di Coppa Italia Frecciarossa

Quinto set

Due ore di gioco se ne sono andate e la coppa non ha ancora una padrona. Al decimo set giocato in (molto) meno di 24 ore, Milano non lascia nulla d’intentato e infatti già al primo scambio del tie-break chiama videocheck, ritenendo che la palla out di Egonu sia stata toccata da qualche pantera: non è così, 1-0 Imoco. La stella di Cittadella pareggia subito, poi monster block di Folie a cui risponde la diagonale di Robinson, che concede il bis a stretto giro prima di essere murata da Folie. Sylla infierisce, l’Allianz sembra avere qualcosa in più in questo momento. Le pantere possono essere ferite, ma mai morte e così sono proprio loro a presentarsi in vantaggio di due punti al cambio di campo, che coincide con il time out di Gaspari. Sbaglia Egonu, + 2 Imoco con De Kruijf che si rivede fugacemente al servizio. Fahr conquista la doppia cifra in una fase della partita in cui ogni punto è una grande emozione. Se poi il servizio di Wolosz tocca il nastro e Orro si tuffa per recuperare la palla che Egonu sbaglia ampiamente, in casa gialloblù è tripudio. Egonu non arriva su un pallone salvato dalla sua seconda linea: alla “sesta” coppa mancano quattro punti. Il primo arriva ancora dalla zona di Egonu, il secondo da quella di Haak (tre milanesi si tuffano, nessuna prende la sfera), il terzo (ancora) da Egonu che pesta la linea dei 3 metri. Calma e gesso, ci sono 3 matchball. Lanier al servizio ma – sorpresa clamorosa – Egonu mette nuovamente il piede sulla linea. Per la numero 18 ex Imoco ed ex Vakifbank 6 errori in attacco nel solo tie-break (13 in tutto il match)! E la coppa rimane per il quinto anno consecutivo sulle rive del Monticano.

L’errore di Egonu chiude la partita e fa esplodere la gioia del gruppo gialloblù/rosa

PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 – ALLIANZ VERO VOLLEY MILANO 2 (25-21, 22-25, 25-19, 19-25, 15-11). Durata set: 26′, 27′, 25′, 27′, 18′. Totale: 2 ore 24 minuti. Arbitri: Piana di Modena, Cesare di Roma e Brancati di Città di Castello. Mvp: Wolosz (Prosecco Doc Imoco). Top scorer: Egonu (Allianz Vero Volley, 35 punti). Spettatori: 6.743 (PalaTrieste tutto esaurito).

I complimenti di Zaia, gli applausi di Malagò

“Oggi è stata una domenica da incorniciare con ben due Coppe Italia conquistate dai team rosa del Veneto di pallavolo e pallacanestro – afferma il governatore veneto Luca Zaia -. Mi congratulo e faccio i miei complimenti a tutte le atlete e alle società della Prosecco Doc Imoco Conegliano e della Famila Schio che si sono aggiudicate ancora una volta una Coppa Italia. Grazie ragazze, siete un vero orgoglio per tutto il Veneto”.

Lunedì mattina, via social, anche il presidente del CONI Giovanni Malagò ha commentato la domenica sportiva: “Complimenti al Basket Napoli che torna a vincere dopo 18 anni la Coppa Italia, la seconda della storia, superando in finale l’Olimpia Milano. E applausi alla Prosecco Doc Imoco Volley che mette in bacheca la sesta Coppa Italia di pallavolo femminile: vittoria contro Allianz Vero Volley Milano nella sfida decisiva. Bravissime le campionesse, bravissimi i campioni, gli staff tecnici e le società”.

(Video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata. Foto: Rubin – Zani per LVF).
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