Oggi è il D-day di Farra di Soligo: concluso il ventennale contenzioso delle aree Pip. Perencin: “Ora Farra riparte”

 

Oggi, martedì 30 giugno 2020, è una giornata che sarà ricordata nella storia di Farra di Soligo e di tutto il Veneto. Un caso unico a livello nazionale che si chiude dopo un ventennio di contenziosi giudiziari che avevano condannato il Comune a due pignoramenti bancari e a un indebitamento, con continui decreti ingiuntivi, di oltre 11 milioni di euro nei confronti dei privati, i famosi espropriati delle aree Pip di Col San Martino e Soligo.

Oggi è il D-day di Farra, una data che ha scritto la parola “fine” a tutto ciò, conservando le quote Asco. Un risultato raggiunto in quattro mesi (da maggio a settembre 2019) dal sindaco Mattia Perencin e dalla sua amministrazione con il pagamento in quattro rate, di cui l’ultima oggi, di una cifra concordata tra le parti pari a 9 milioni e 800 mila euro, di cui il 73 percento è stato versato da tutti i lottizzanti (una 50ina), ossia artigiani e industriali che operano nelle due aree Pip.

Sindaco, oggi si chiude la “partita” delle aree Pip con il pagamento dell’ultima rata concordata. Ci può fare una sintesi di questo ventennale contenzioso?

Il contenzioso giudiziario è iniziato oltre 20 anni fa a seguito della realizzazione delle due aree industriali di Col San Martino e Soligo espropriando dei terreni privati. Molti privati avevano accettato degli accordi bonari, altri no, per questo è iniziata una lunga serie di cause, ricorsi e contro cause che, alla fine, hanno portato il Comune ad essere condannato a pagare cifre importanti, gli oltre 11 milioni di euro totali che tutti abbiamo imparato a conoscere.


Cos’ha significato iniziare il suo primo mandato da sindaco, nel maggio 2019, con il conto bancario pignorato e il pericolo commissariamento alle porte?

Fin dai primi giorni dopo le elezioni ci siamo mossi per trovare una soluzione definitiva, lavorando giorno e notte; non avevamo altre soluzioni perchè il conto corrente era pignorato da diversi mesi ed avevamo oltre 250 mila euro di fatture da pagare ma non avevamo il becco di un quattrino per saldarle. Il 19 giugno 2019 ci sarebbe stato l’insediamento del commissario prefettizio. Per evitare ciò, come promesso ai cittadini, ci siamo messi attorno ad un tavolo come amministrazione comunale con espropriati e assegnatari ed abbiamo trovato la quadra per firmare l’accordo transattivo ratificato il 16 settembre scorso durante il consiglio comunale. Un accordo in quattro rate per un totale concordato di 9 milioni e 800 mila euro, suddiviso in un primo 40 percento da pagare entro il 30 settembre 2019, il 20 percento entro il 31 dicembre 2019, il 20 percento entro il 30 aprile 2020 e l’ultima rata entro oggi, martedì 30 giugno 2020.

Quest’anno è stato molto complesso in quanto ci eravamo impegnati a fare dei bonifici con rate e scadenze ben precise, a ciò si è aggiunta la gestione della pandemia, che ci ha vincolato e preoccupato molto, soprattutto per gli accordi presi con le aziende. Queste ultime, che ringrazio, hanno sempre rispettato i termini di pagamento. Adesso possiamo dire che abbiamo voltato pagina chiudendo il debito con gli espropriati.


Ciò che molti cittadini si chiedono è: com’è possibile che lei sia riuscito ad arrivare ad un accordo risolutivo in pochi mesi, mentre le precedenti amministrazioni e la seconda giunta Nardi, di cui lei faceva parte come assessore, non erano riuscite a trovare un punto d’incontro con espropriati e industriali?

Premesso che era una questione che andava risolta molti anni prima, che ovviamente non ha fatto bene a nessuno trascinando le cose per così tanto tempo. Credo che chiudere il contenzioso fosse solo una questione di volontà di chi era al vertice amministrativo, non con offerte buttate lì, non con proclami o sfuriate sui giornali ma confrontandosi e mettendosi tutti allo stesso piano. La partita andava chiusa prima mettendo da parte personalismi e beghe vecchie che hanno causato di fatto oltre 20 anni di contenziosi. Fin dai primi giorni ci siamo subito confrontati con le parti, espropriati e lottizzanti, non è stato per nulla facile ma con la volontà e la determinazione siamo oggi arrivati ad un punto fermo e al risultato finale di oggi.


Giunti quindi alla fine del contenzioso, chi vuole ringraziare per il sostegno ricevuto in questi mesi?

Mi sento di ringraziare tutta l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore al bilancio, Manuela Merotto, gli uffici del Comune, l’avvocato D’Alesio, il segretario comunale, la dottoressa Bassani, tutta la cittadinanza, per aver vissuto in prima persona questo lungo e difficile contenzioso, e ovviamente le due controparti per aver dimostrato grande disponibilità e collaborazione in quest’ultimo anno per porre fine a questa vicenda. Ora Farra riparte, a partire da ciò che non è stato fatto in questi anni, il lavoro è tanto, la strada è ancora lunga ma noi ci metteremo tutto l’impegno e la determinazione che ci contraddistinguono“.

 

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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