Presentati i progetti per le nuove scuole a Giavera. Lavori per 13 milioni di euro in via Bolè e via Artiglieri: “Priorità alla sicurezza degli alunni”

Ci vorranno almeno sei anni per vedere realizzati i progetti sui nuovi poli scolastici di Giavera presentati dall’amministrazione comunale giovedì 30 luglio.

Formalmente era una seduta della commissione urbanistica, ma di fatto è stata un’assemblea aperta su un tema molto sentito: la completa riorganizzazione delle scuole, con la novità dell’asilo nido integrato, ad oggi ancora assente nel comune montelliano.

“Già durante il nostro primo mandato – ha spiegato il sindaco Maurizio Cavallin –, vedendo le condizioni pessime dei plessi attuali, abbiamo ritenuto conveniente demolire e costruire ex novo, piuttosto che ristrutturare e spendere circa 150mila euro all’anno per le manutenzione”.

I due progetti, già alla fase preliminare e prossimi a quella esecutiva, valgono complessivamente 13 milioni di euro: 8 serviranno per la nuova sede di primaria e secondaria di primo grado in via Bolè e 5 per nido e scuola per l’infanzia in via Artiglieri. Il Comune prevede di coprire il 30% della spesa con risorse proprie, il resto dovrebbe arrivare tramite appositi bandi del Ministero dell’Istruzione.

“Portare almeno un progetto a fase esecutiva – ha precisato il primo cittadino – ci consentirà di avere un punteggio più alto nella graduatoria; i prossimi bandi dovrebbero essere imminenti e contiamo di entrare nella lista degli assegnatari”.

Per garantire la continuità dei servizi e lo svolgimento dei lavori, è stato predisposto un cronoprogramma di interventi: “Non metteremo mai bambini e ragazzi nei container – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Michele Calliman – e per questo ci saranno varie fasi negli interventi. Si partirà con la scuola per l’infanzia che sorgerà in una porzione del Parco Gobbo ad ovest dell’attuale Istituto Comprensivo; entro un paio d’anni ci sarà il trasloco dall’attuale sede di via Bolè, che sarà completamente demolita e da dove si sposteranno in altra destinazione distretto sanitario, magazzino comunale e centro cottura. Si passerà quindi alla costruzione del nuovo edificio per elementari e medie in via Bolè, demolendo in seguito la vecchia sede di via Artiglieri, dove sorgerà il nuovo asilo nido, collegato con la scuola per l’infanzia”.

Per tutti nuovi edifici saranno applicate le più recenti normative in materia, che prevedono alta efficienza energetica, stringenti requisiti acustici e l’uso di materiali a basso impatto ambientale.

Nella fase di progettazione il Comune ha interloquito con la dirigente scolastica Tiziana Mussato, che ha dato una serie di indicazioni e prescrizioni ai fini didattici; arrivando nella fase esecutiva sarà possibile rimediare ad alcune criticità, già emerse nel primo dibattito.

A preoccupare i cittadini sono il possibile intasamento della viabilità di via Bolè, lo scarso numero di parcheggi, la gestione dei turni mensa e delle rispettive palestre; molte voci contrarie si sono levate contro la cancellazione di una porzione molto utilizzata e apprezzata del parco comunale: “Ci sarà una compensazione con nuovo verde sul lato di via Artiglieri – ha precisato Calliman – anche perché applichiamo la normativa regionale sull’azzeramento del consumo di suolo”.

Presenti in sala anche due consiglieri di minoranza, Erika Franceschini (lista “Giavera Punto a capo”) e Alessandro Mazzochel (lista “Mazzochel sindaco”) che hanno espresso alcune perplessità in particolare per la mancata condivisione coi cittadini del processo partecipativo sui progetti.

“Noi – dice Franceschini – avevamo visto solo i disegni per nido e infanzia. Siamo contrari per la posizione e per i progetti in sé: in un caso il parco è molto usato e il nuovo verde sul lato strada non sarà la stessa cosa, nell’altro resta irrisolto il problema della viabilità, che ora porta alla chiusura della strada negli orari di ingresso e uscita, e che, con un semaforo a ridosso, potrà solo peggiorare”.

“Anche sugli spazi interni c’è molto da ridire: la biblioteca scolastica deve avere un luogo adeguato e manca un salone comune per i piccoli” continua.

Rientra nelle preoccupazioni anche il destino delle scuole di Cusignana e Santi Angeli, che il sindaco ha ribadito di non voler chiudere: “Il fatto – chiude Franceschini – è che la capienza delle nuove scuole è adeguata a comprendere anche gli alunni delle frazioni”.

“Concordiamo con l’idea di mettere in sicurezza i bambini – aggiunge Mazzochel – ma i punti critici riguardano viabilità e posti auto in via Bolè. Non vediamo soldi per le ristrutturazioni di Cusignana e Santi Angeli e questo può dare adito a qualche pensiero sul futuro. Bene che si apra un nido, ma la strozzatura del parco non è adeguatamente compensata e può generare una specie di ghetto”.

La registrazione della serata sarà resa disponibile sul canale Youtube del Comune di Giavera.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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