Grazie al “6’s Team” arrivano nelle scuole primarie le lezioni di attività motoria. A confronto in una tavola rotonda forme creative di collaborazione sportiva

Prosegue con un inaspettato successo di pubblico la terza edizione di Festival di sport e cultura a Montebelluna: sono infatti in media oltre 200 gli insegnanti di educazione fisica che seguono i vari appuntamenti del festival, chi in presenza, chi online in diretta o in differita.

Gli eventi sono promossi dall’Amministrazione comunale con Atief (Associazione trevigiana insegnanti di educazione fisica), 6’S Team che riunisce sei tra le più importanti società sportive di Montebelluna, e le altre società e associazioni sportive del territorio, tra cui anche la Fondazione Museo dello Scarpone.

Alla tavola rotonda di mercoledì 8 settembre si sono confrontate diverse pratiche, a partire dal tema “La creatività nei progetti e nell’organizzazione dello sport”. Omar Galli, direttore sportivo dello Sporting Club Livigno, ha portato l’esempio di quanto fatto tra le montagne lombarde.

La nostra priorità era mettere i ragazzi in condizione di praticare più attività motorie possibili: abbiamo guardato a cosa facevano i Paesi nordici e per l’arco di età dai 6 ai 14 anni proponiamo tutte le discipline praticabili in territorio montano. Dopo il lockdown siamo riusciti a farci riconoscere come attività agonistica e quindi a riprendere gli allenamenti con regolarità“.

Dalla Toscana è arrivata l’esperienza, nata nel 1962, del Centro Giovanile di Formazione Sportiva di Prato.

“La nostra è un’associazione atipica – spiega Salvatore Conte, direttore scientifico del Centro studi – perché è partecipata dai Comuni e dagli enti di promozione sportiva che furono gli iniziatori delle attività. Per noi la creatività è stata determinante nel rilanciare le nostre proposte nel periodo della pandemia: come gestori di palestre e piscine comunali, che erano rimaste chiuse, ci siamo inventati iniziative per arrivare a tutti i gruppi e a tutte le famiglie. Abbiamo proposto video con esercizi e un programma culturale di promozione dello sport”.

Fabio Flora, dirigente del Montebelluna Nuoto, ha illustrato la nuova collaborazione in atto da un paio d’anni nell’ambito del “6’s Team” in cui rientrano anche le società di basket, volley, atletica, scherma e rugby.

“Si tratta di una polisportiva di secondo livello, nata a metà del 2019. Speriamo di poter imparare da chi ha esperienza più di noi nella collaborazione tra società sportive, di cui a Montebelluna c’è grande bisogno. Il primo obiettivo era reperire finanziamenti per i nostri atleti; poi abbiamo appoggiato il Festival per contribuire alla promozione della pratica sportiva. Siamo in procinto di presentare un progetto per entrare nelle scuole primarie per colmare un vuoto formativo alla formazione motoria: la prima età scolare è molto delicata, ma non ci sono insegnanti preparati per guidare l’attività fisica“.

Era durata solo tre anni l’attività di Multisport Treviso, rappresentata da Guido Feletti.

“Ci siamo mossi con le principali società sportive di Treviso, in collaborazione con il Comune. Non è facile lavorare in un territorio vasto e complesso come il capoluogo di provincia, né sarà semplice riattivare questa forma di sinergia. L’anno prossimo comunque la città sarà capitale europea dello sport, confermando la sua vocazione sportiva”.

Al Festival montebellunese sono attesi ospiti di prestigio, come il campione di pallavolo Andrea Zorzi (giovedì 9 settembre), lo psicologo dello sport Bruno De Michelis, inventore del Milan Lab (venerdì 10) ed Enrica Piccoli, olimpionica di nuoto sincronizzato a Tokyo, che sabato 11 sarà premiata insieme a molti altri atleti, dirigenti e associazioni che si sono distinti nel biennio 2020 – 2021.

(Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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