Successo a Biadene per “Quell’enorme lapide bianca”, ospite anche Luca Violini, celebre doppiatore

Dopo il clamore che ha destato lo spettacolo-non spettacolo di Bartali nella Giornata della Memoria, ha avuto decisamente un epilogo migliore la performance “Quell’enorme lapide bianca”, tenutasi lunedì sera 10 febbraio e ier martedì 11 nel teatro R. Binotto di Biadene, in occasione del Giorno del Ricordo.

L’opera, frutto della collaborazione tra Paolo Logli, Gabriele Esposto, Riccardo Vitali e Luca Violini, che ne è anche l’interprete, aveva debuttato in prima nazionale alla Camera dei Deputati nel 2009, presso la Sala della Lupa.

Mentre quello di ieri sera era rivolto a tutta la cittadinanza, la replica di stamani ha visto la partecipazione degli studenti delle scuole Primo Levi, Einaudi e Sartori.

“La storia, dolorosa e a lungo dimenticata, è quella delle Foibe – hanno spiegato gli organizzatori – A raccontarcela sono due amici: lo sloveno Ive e l’italiano Enrico in una conversazione intima e privata, caratterizzata da un dialogo molto intenso. Ne è venuto fuori qualcosa che non pretende di rispondere a un dramma così gigantesco”.

“Si propone solo – come invoca Enrico verso la fine del testo – di appoggiare un fiore rosso sulla lapide che ognuno di noi ha nel cuore. Un metaforico fiore che non è vuota celebrazione o sterile omaggio alla memoria, ma che vuole scatenare un presa di coscienza forte verso la tragedia delle genti Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate. Perché solo il ricordo può impedire che cose del genere succedano ancora”.

Luca Violini (nella foto sotto), protagonista indiscusso del palco Binotto, è una delle più importanti e note voci nel panorama del doppiaggio cinematografico, documentaristico, pubblicitario, televisivo e radiofonico nazionale. In qualità di speaker è la voce de La7 e dei canali Blaze, Caccia e Pesca e molti altri.

luca violini facebook 1

Ha doppiato numerosi attori tra cui Bruce Payne, Chazz Palminteri, Daniel Baldwin, Dolph Lundgren, James Russo, Ron Silver, Steve Buscemi, Steven Seagal, Tom Wilkinson, nonché di molti personaggi dei cartoni animati tra cui Floogals, Garfield, The Mask, Hercules, Ranma 1/2, Regular Show, Tommy e Oscar, Sam il pompiere, Scemo più Scemo, Wakfu, We Bare Bears, oltre all’attività di doppiatore svolge anche quella di direzione del doppiaggio.

L’artista ha creato ed elaborato una particolare forma di spettacolo, il “Radioteatro”, basato sulla rappresentazione audio-scenica di classici della letteratura mondiale e testi appositamente scritti per questo nuovo genere.

Con l’essenzialità del Radioteatro, Luca Violini invita a riscoprire il potere dell’immaginazione attraverso i suoni, le parole evocative e le emozioni. Ed è così che ha fatto stamani, di fronte a una moltitudine di ragazzi, per far riscoprire l’importanza della fantasia e lasciare libero ogni spettatore di elaborare in maniera autonoma la percezione del testo recitato.

“Io credo che il lavoro dell’attore significhi anche poter provare a denunciare alcune cose: l’arte deve far riflettere, far capire in questo caso il dramma delle foibe”- ha dichiarato Violini, che ha poi proseguito: “Abbiamo lavorato molto sull’idea dell’emozione e dell’umanità”.

“Abbiamo immaginato quello che hanno potuto provare questi due protagonisti che erano stati divisi. – conclude – Il lato umano è quello che ci interessa, non il numero di morti etc… pensare che ci sia anche solo un solo morto è un dramma inenarrabile”.

(Fonte: Sara Surian © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata – Facebook).
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