Orsago, al via il progetto proposto dall’asilo “Maria Bambina”: un aiuto per essere buoni genitori e figli felici

Quando i genitori stanno bene, stanno bene anche i figli. Questa in sintesi la finalità del progetto proposto dalla scuola dell’Infanzia e nido integrato “Maria Bambina” di Orsago, realizzato nella struttura di piazza Armando Diaz, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Per la prima volta è stata offerta la possibilità alle mamme e ai papà, che hanno fanciulli da 0 ai 6 anni, o a genitori che sono in dolce attesa, di essere parte attiva di “una palestra psico positiva educativa per le famiglie”. Sono cinque serate – incontro con la psicologa Sonia Marcon.

Si è iniziato lo scorso martedì 4 febbraio, si proseguirà martedì 18, per continuare a marzo, il 3, il 17 e il 30. Tutte le riunioni hanno luogo alla scuola materna paritaria parrocchiale, dalle 20.30 alle 22.

Il progetto scolastico rientra nelle attività scuola – famiglia. “Crescere ed educare uno o più figli – è la frase slogan utilizzata per promuovere l’iniziativa – è come fare una maratona, che richiede un allenamento precedente e delle accortezze per non cedere durante il percorso”.

L’azione educativa scolastica mette al centro il bambino che frequenta il nido o la scuola materna.

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Gli organizzatori si sono preoccupati, inoltre, di offrire uno spazio di relazione rivolto alle famiglie attraverso il quale i genitori abbiano la possibilità di riconoscere e superare i diversi fattori, le dinamiche, i condizionamenti sociali, lavorativi e personali che rendono difficile l’essere madre e padre, e quindi educatori.

Tutto ciò per avere gli strumenti per rispondere ad interrogativi, che spesso suscitano conseguenti sensi di colpa, quali: facciamo bene? Che decisione dobbiamo prendere? Potevamo fare meglio?

In partecipanti hanno quindi l’opportunità di interagire con una figura professionale esperta. Si confrontano con altri genitori. Con loro possono condividere le attese e le aspettative, i desideri e le progettualità, come pure i problemi e le criticità, le possibili risposte e o soluzioni.

Così da predisporsi e allenarsi a vivere in un clima il più possibile equilibrato ed armonioso. In tal modo, al di là dei cinque appuntamenti, essi hanno l’opportunità anche di stringere delle amicizie, per proseguire negli anni successivi a frequentarsi e a confrontarsi sui percorsi da intraprendere, dapprima come genitori, e poi come educatori dei propri figli.

Ecco, dunque, che lo sforzo profuso dalla scuola cattolica, abbraccia sia i piccolissimi allievi, che i genitori. Creando una comunità educante e una rete scuola – famiglia.

(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it). 
(Foto: Facebook Infanzia/Nido Maria Bambina).
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