Pieve di Soligo, la “Bocon” dona un’intera unità di terapia intensiva a beneficio di un ospedale del Veneto

La ditta “Bocon” di Pieve di Soligo ha donato un’intera unità di terapia intensiva, tramite i canali della Regione Veneto, per dare un contributo concreto durante l’emergenza Coronavirus.

Al momento, non si conosce ancora quale sarà l’ospedale che potrà beneficiare della nuova terapia intensiva, ma dall’azienda sono molto grati a tutti i dipendenti perché, pur in un momento di grande difficoltà, nessuno si è tirato indietro portando avanti con impegno la produzione, nel rispetto di quanto previsto dalle misure per limitare la diffusione del Coronavirus.

“In questa situazione di emergenza – spiegano dalla Bocon – ognuno di noi ha un ruolo importante e di grande responsabilità. Il nostro, di Bocon srl, è quello di continuare a garantire l’approvvigionamento negli scaffali con prodotti surgelati e freschi, tutelando i nostri operatori grazie al rispetto delle misure governative messe in atto per far fronte al contagio da Covid-19”.

“In qualità di azienda alimentare – aggiungono – buona parte delle norme riguardanti la disinfezione, il vestiario e i controlli erano già in atto precedentemente all’emergenza e sono state implementate ulteriormente con alcune precauzioni come: il rilevamento della temperatura corporea di autisti e personale, l’applicazione dello smart working, dove possibile, e la restrizione di meeting e trasferte. Vorremmo quindi ringraziare di cuore tutti i nostri collaboratori, i quali ogni giorno si impegnano per portare a compimento la produzione e garantire alle famiglie di molti Paesi colpiti dall’emergenza alimenti sicuri e facili da conservare”.

“Consapevoli dell’importanza dei nostri operatori – precisano dall’azienda – abbiamo stipulato una polizza assicurativa integrativa a loro favore che offre un pacchetto di prestazioni assistenziali a seguito di diagnosi dell’infezione. Inoltre, dal momento che il Veneto risulta essere una regione fortemente colpita dal virus, abbiamo deciso di contribuire donando un’intera unità di terapia intensiva a sostegno di una delle tante strutture ospedaliere e di tutto il personale medico che, con dedizione e forza, ogni giorno si impegna per far fronte a questa difficile situazione; generando numeri, in termini di contagio, sempre più rassicuranti, grazie anche alla tenace e ben organizzata gestione da parte della Regione Veneto”.

“Il nostro lavoro è sempre stato una missione – concludono – oggi più che mai la viviamo come un impegno di grande responsabilità. Dare continuità alle produzioni oggi diventa molto importante per contribuire al tessuto economico della nostra Regione e nazione che, siamo certi, dopo l’emergenza ripartiranno con ancor più energia e impegno”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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