La nuova ciclabile Fratta-Reseretta bocciata dall’opposizione. Faraon: “È fatta male”. Bof: “Segue la morfologia del territorio”

Lavori di realizzazione della nuova ciclopedonale che collegherà Fratta a Reseretta agli sgoccioli, ma l’intervento non convince il capogruppo dell’opposizione Adriano Faraon (Agire insieme).

“Quest’opera – afferma il consigliere comunale – è uno sperpero di denaro pubblico per come è stata fatta. È troppo ripida e con due curve:è fatta male. Temo che qualcuno in bicicletta finirà per cadere e farsi male. Anziché realizzare questa pista ciclabile, il comune avrebbe dovuto recuperare la vecchia mulattiera che passava poco distante e con molta meno pendenza. Intervento che sarebbe costato molto meno di quello in corso”.

“La vecchia mulattiera non esisteva più – replica il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Gianangelo Bof -. La nuova pista ciclopedonale è stata fatta anche in una logica di collegamento con la rete già esistente. E ovviamente, per la morfologia del territorio ha dei punti con pendenza più accentuata. Va considerata come un sentiero, anche se la pavimentazione è in materiale cementizio, autorizzato dalla Sovrintendenza e compatibile con il luogo, per evitare che con le piogge si inneschino fenomeni corrosivi tipici di un manto in ghiaino”.

La pista Reseretta-Fratta è stata realizzata dal comune con il contributo del Bim Piave nell’ambito della rete di collegamento con la ciclabile La Piave. Sarà ultimata entro l’estate.

“Questo tratto di ciclabile – conclude Bof – potrà essere intercettato da chi percorre la ciclabile che da Follina attraversa tutta la Vallata. E una volta a Reseretta si potrà proseguire con la ciclabile successiva fino a Prapian. In futuro, poi, si collegherà con quella che porta fino a Conegliano”.

(Foto: Adriano Faraon).
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