Sono 66 i decessi stradali registrati nella provincia di Treviso in tutto il 2022, e 2574 le persone rimaste ferite in un sinistro.
Nella Marca è preoccupante il numero degli investimenti mortali: nel 2022 i pedoni investiti e uccisi sono stati quasi il triplo rispetto alle altre province venete.
Il report è stato presentato oggi mercoledì dal presidente della Provincia Stefano Marcon e dal Prefetto di Treviso Angelo Sidoti. Presenti anche il comandante della Polizia Stradale Simone Morello, quello dei Carabinieri provinciali Massimo Ribaudo e quello dei Vigili del Fuoco Giuseppe Costa, oltre che la referente per le politiche giovanili dell’Ufficio scolastico territoriale di Treviso Luisa Celeghin.
Il trend della provincia rimane comunque incoraggiante e in linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di raggiungere zero morti nelle strade entro il 2050. Tra il 1991 e il 2000 erano 167 i morti nella Marca, scesi a 116 tra il 2001 e il 2010 e arrivati a 56 nell’ultimo decennio.
“Anche se negli ultimi anni la media degli incidenti mortali è aumentata – spiega il comandante della Stradale Simone Morello (nel video)- quello che interessa è il trend. Ricordo che la nostra provincia è tra le 35 italiane in linea con gli obiettivi dell’Unione europea”.
I mesi più critici per gli incidenti mortali
Il rapporto evidenzia i mesi più critici per quanto riguarda i morti nelle strade della Marca: settembre è il mese peggiore nel 2022, con 11 incidenti mortali, mentre otto sono avvenuti ad aprile, agosto e ottobre. Sono invece 2.335 gli incidenti in cui guidatori e passeggeri hanno riportato lesioni, per un totale di 2.574 persone rimaste ferite.
Le ore peggiori
Guardando invece alle fasce orarie in cui si verificano più incidenti, l’analisi della Provincia ha messo in evidenza come l’apice di mortalità si verifica tra le 17 e le 18 tendenzialmente all’uscita dal lavoro, mentre i giorni col maggior numero di sinistri mortali sono il giovedì e il sabato, seguiti dal lunedì e domenica.
Gli investimenti dei pedoni
Come detto sono stati presi in considerazione anche gli episodi di investimento di pedoni: negli ultimi dieci anni, sono 730 i casi di investimento nel territorio, fenomeno è in lieve aumento rispetto al passato.
A essere più a rischio investimento risultano essere ragazze e ragazzi minorenni o nella fascia 18-20, che nella maggioranza dei casi non riportano lesioni con esiti fatali. Sono invece le persone di età compresa tra i 65 e gli 80 anni la fascia d’età in cui si rilevano i casi più numerosi di investimenti mortali.
La Provincia corre ai ripari
Il pesante bilancio, in termini di vite umane, che si è registrato in provincia di Treviso ha richiesto l’immediato rafforzamento delle iniziative di prevenzione e contrasto, elaborate anche nell’àmbito del Tavolo per la Sicurezza stradale recentemente attivato dalla Provincia.
“Per diminuire il numero di incidenti è fondamentale unire gli interventi di messa in sicurezza della viabilità, che negli ultimi anni sono stati finanziati dalla Provincia per un valore complessivo di 62 milioni di euro, a iniziative di sensibilizzazione sul tema della guida sicura, che raggiungano tutte le fasce d’età” aggiunge il presidente Marcon.
“Lo sforzo del tavolo di sicurezza – spiega Sidoti – è molto apprezzabile. Per quanto riguarda la Prefettura abbiamo incentivato i controlli sul territorio”.
I controlli a cui si riferisce il Prefetto di Treviso sono quelli svolti dalle Forze dell’ordine e delle Polizie locali nelle serate tra il 28 e 29 ottobre ed il 22 e 23 dicembre.
“Durante quelle operazioni furono accertati, tra gli altri: 91 casi di guida in stato di ebbrezza, 94 di mancato utilizzo delle cinture di sicurezza; 14 di impiego di dispositivi elettronici durante la guida e altre 172 violazioni al Codice della Strada”.
Le patenti ritirate dalla Prefettura nel 2022
Nel corso del 2022 la Prefettura ha disposto la sospensione di 1.036 patenti di guida. In 718 casi la sospensione è legata alla guida in stato di ebbrezza e 42 sono state le sospensioni per guida in stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, 23 per omissione di soccorso in caso di incidente. Le patenti revocate sono state 73.
Gribaudo ha voluto sottolineare l’impegno quotidiano degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri mentre il comandante provinciale dei Vigili del fuoco ha aggiunto che la soluzione è quella di “abituarsi a ragionare in maniera diversa ovvero che non sono le strade ad essere insidiose ma che il pericolo lo creiamo noi”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it