Oggi si celebra la giornata internazionale della famiglia, o meglio delle famiglie, anche quelle non tradizionali

Da 28 anni il 15 maggio è dedicato alla famiglia: la parola “famiglia” include però tutti i tipi e generi di famiglie, un concetto che al giorno d’oggi continua a far discutere.

La ricorrenza istituita delle Nazioni Unite nasce con l’obiettivo preciso di esplicitare la consapevolezza dei problemi che ruotano attorno a un nucleo famigliare e aumentare la conoscenza di tutto ciò che può essere utile a risolvere questi problemi.

Da qualche anno poi, nell’ottica di includere ufficialmente e normalizzare qualsiasi tipo di famiglia (come quelle omogenitoriali o quelle monoparentali), l’Onu ha deciso di declinare la denominazione al plurale, rinominandola International Day of Families. Ora: secondo l’Istat la famiglia è “un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune”. Perciò non si esclude che una famiglia possa essere costituita anche da una sola persona o da due persone dello stesso sesso.

Oggi c’è ancora estremo scetticismo nei confronti di quest’argomento: non è opinione del tutto condivisa nel 2021 che due uomini o due donne possano fornire lo stesso supporto psicologico, economico e affettivo a un minore, così come è ancora difficile sfondare il muro delle adozioni da parte di coppie omosessuali.

Ciò che vale la pena di ricordare è che le famiglie di tutto il mondo stanno cambiando e si discostano sempre più dall’idea tradizionale: molte diventando più piccole, con l’aumento del numero di famiglie monoparentali.

Attualmente, il 65% dei nuclei famigliari è tradizionale così come “ce l’hanno insegnato”: coppie di genitori che vivono insieme ai propri figli, spesso con i nonni.

La realtà dei fatti però evidenzia come il restante 35 percento non sia formato da una mamma e da un papà e soprattutto che nessuna famiglia è uguale a un’altra.

È importante che il discostamento da una realtà tradizionale non venga stigmatizzato ma accettato nella sua semplicità: in questo modo oltre a evolvere socialmente, si trasmettono valori sociali importanti per allargare gli orizzonti visivi e immaginativi dei bambini, coltivarne la sensibilità e tutelare il loro diritto alla comprensione del mondo.

Ogni anno per la giornata internazionale delle famiglie le Nazioni Unite selezionano un tema preciso e al 2021 ne è toccato uno molto attuale, ovvero le nuove tecnologie e i loro effetti sull’equilibrio familiare.

Durante la pandemia infatti sono emerse le vere potenzialità delle tecnologie digitali in vari campi ma allo stesso modo si sono evidenziate le criticità che molte famiglie hanno dovuto affrontare per adattarvisi.

Complici della tecnologia, anche i riti religiosi o le varianti del Covid in questo periodo di reclusione forzata possono causare difficoltà ulteriori all’interno di una famiglia fino a diventare motivo di fratture.

La giornata del 15 maggio vuole riconoscere e risolvere tali problemi e ricordare che la famiglia è importante perché fornisce amore, sostegno e un quadro di valori a ciascuno dei suoi membri.

Non ha alcuna rilevanza il sesso o l’etnia dei membri della famiglia o se si tratta di un genitore single: si parla di famiglia quando i componenti si insegnano a vicenda, si sostengono a vicenda e condividono le gioie e i dolori della vita in un progetto di amore reciproco.

Fin dai primi momenti di vita, i bambini dipendono dai genitori e dalla famiglia: se si imparerà a normalizzare qualsiasi tipo di famiglia saranno i bambini stessi cresciuti in questi ambienti oggi discriminati a far cadere  le barriere sociali che continuano a esistere intorno all’argomento, dimostrando l’infondatezza di ogni critica.

In Italia, secondo i dati del 2018, ci sono 25,7 milioni di famiglie, tra quali si sono circa 8,5 milioni di famiglie unipersonali e 17,2 milioni di famiglie create con almeno due persone. Tra tutte le famiglie con almeno due persone, le famiglie senza figli sono 5,5 milioni (il 32% del totale), 11,6 milioni le famiglie con figli.

(Foto: web).
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