Treviso è donna. Nella domenica più rosa dell’anno, il numero che va dritto al cuore è 10.652. Cinque cifre – un traguardo raro per una corsa esclusivamente al femminile – che sintetizzano il successo di un evento ormai imperdibile per tantissime donne.


Treviso in Rosa si conferma uno straordinario cocktail di divertimento, condivisione e solidarietà. E’ il palcoscenico da cui lanciare messaggi importanti che riguardano l’universo femminile: la prevenzione in campo oncologico, ma anche la sensibilizzazione verso la violenza di genere. E’ l’occasione per fare gruppo. E magari ritrovarsi in centinaia a sfilare con lo stesso copricapo colorato o a reggere uno striscione che diventa una bandiera da sventolare con orgoglio.
Palestre, aziende, corsi di cammino, yoga e zumba. E poi ancora scuole, società sportive. Quest’anno i gruppi iscritti a Treviso in Rosa erano ben 110, con la LILT a farla da padrona: un gruppone di 683 donne. A seguire, nell’ideale classifica dei team più numerosi, il gruppo sportivo culturale San Martino (315), ormai abbonato al secondo posto, e le Ragazze di Preganziol (246), guidate dalla sindaca Elena Pillon. Ai piedi dell’ideale podio, Le Rose di Monigo (210), Balla & Snella (167) e Anteas (157). Le lettere giganti, a comporre la parola “Previeni”, hanno invece determinato l’assegnazione del premio per il gruppo più originale alle ragazze della Forza in Passerella, guidate da Michela Bardi e Doris Feltrin.


Start alle 9.30 in punto, ai piedi delle Mura, presenti il sindaco Mario Conte e l’assessore regionale al Turismo Federico Caner. Pioggia di coriandoli e via: il serpentone delle 10 mila donne, mani al cielo e grandi sorrisi, ha impiegato quasi mezz’ora per transitare sotto l’arco di partenza.
“Per il terzo anno consecutivo abbiamo superato le 10 mila iscritte, confermandoci tra i primissimi eventi in rosa d’Italia – commentano Enrico Caldato e Filippo Bellin, responsabili organizzativi dell’evento promosso dalle società sportive Asd Corritreviso e Trevisatletica con il patrocinio della LILT -. Siamo ormai una macchina organizzativa collaudata, ma ogni anno le iscrizioni ripartono ovviamente da zero e ci troviamo ad affrontare una sfida non facile, che anche oggi ha coinvolto oltre 150 volontari. Ogni anno siamo i primi a stupirci per tanto entusiasmo, per una così grande voglia di esserci. Questa volta abbiamo allargato l’evento al sabato, proponendo il Tiramisù in Rosa alla Loggia dei Trecento e lo spettacolo della Forza in passerella al Teatro Comunale. Due appuntamenti che hanno incontrato un notevole gradimento. L’obiettivo per il prossimo futuro è allargare ulteriormente il cartellone degli eventi collaterali e promuovere sempre più Treviso come ideale città delle donne”.
Per l’undicesima edizione di Treviso in Rosa – previsti due percorsi in centro storico, 4 e 7 km – le partecipanti sono arrivate da 10 regioni e 29 province. Tra le più applaudite, Silvia Furlani, la 64enne podista friulana, da 30 anni affetta da sclerosi multipla che ogni domenica porta nelle corse di ogni parte d’Italia il suo messaggio di forza, ottimismo e resistenza alla malattia. E’ partita in anticipo, alle 8, con il suo passo incerto, per arrivare sulle mura nel bel mezzo della festa. “A me, ormai, la sclerosi multipla fa un baffo ”, ha sorriso dopo aver raggiunto il traguardo.
C’era chi dispensava sorrisi e saluti ad ogni metro, neppure sfiorata dall’idea di correre, e chi – una minoranza – ha allungato la falcata senza risparmiare uno sguardo al cronometro. Chi ha corso per una giusta causa, magari con la forza di una malattia appena sconfitta, e chi semplicemente perché è bellissimo mescolarsi ad altre migliaia di donne: ballare, abbracciarsi, magari inseguire il sindaco per infiniti selfie. C’erano bambine spinte sul passeggino da mamme sudate ma sorridenti. C’erano nonne con le unghie laccate, i cappellini colorati e l’entusiasmo delle ragazzine. C’era il ricordo di amiche che non ci sono più. C’erano cagnolini vestiti di rosa. Tanti applausi per nonna Germana, 98 anni da compiere tra qualche mese, accompagnata dalla figlia Mirella: Germana, classe di ferro 1927, l’ha fatta tutta camminando sulle proprie gambe e trovando anche il tempo di fermarsi al bar per un caffè.
I deejay di Radio Company, Leo e Gianluca Pacini, hanno trasformato il bastione delle Mura in una grande discoteca sotto il sole di mezzogiorno, accompagnati dalla travolgente energia di Gloria Tasca e dell’associazione Sport&Dance. A Borgo Cavour c’era la musica di Michele Patatti. E poi la simpatia di “G”, la ragazza sui trampoli, tutta vestita di rosa. BUB (BeFolky Upupa Band), una colorata street band composta da giovani musicisti accomunati dalla passione per la musica e gli strumenti a fiato, ha invece spopolato in Piazza dei Signori.


Gli assessori Gloria Sernagiotto e Rosanna Vettoretti hanno guidato le #DonneFuoriDalComune, una folta rappresentanza femminile del Comune di Treviso. La Polizia era presente con il camper “Questo non è amore” per sensibilizzare sul tema della violenza di genere. E’ stata anche la grande giornata della LILT, che ha messo a disposizione materiale divulgativo su corretti stili di vita, sana alimentazione ed educazione alla prevenzione.
Il ricavato di Treviso in Rosa sarà destinato all’acquisto di un mezzo per il trasporto dei pazienti oncologici verso i luoghi di cura. I dati forniti dalla vicepresidente della sezione trevigiana della LILT, Nelly Mantovani, sottolineano l’impegno dell’associazione in questo senso: “Nel 2024 abbiamo trasportato 613 pazienti verso 20 ospedali, effettuando oltre 5 mila viaggi e percorrendo 477 mila chilometri. Abbiamo a disposizione 32 mezzi, ma non bastano mai. A Treviso in Rosa abbiamo chiesto, per la terza volta, la donazione di un mezzo per il trasporto dei malati. Non ci siamo mai fermati, neppure durante la pandemia. La disponibilità di nuovi veicoli è fondamentale”.
Sabato, giornata di vigilia, il dolce al cucchiaio più famoso al mondo si è sposato idealmente con l’originale progetto di bellezza della Forza in Passerella. Nel pomeriggio, alla Loggia di Palazzo dei Trecento, grazie a VIU (Veneto Imprese Unite), realtà che dal 2020 riunisce commercianti, artigiani, piccoli imprenditori e professionisti del centro storico, e all’associazione Tiramisù di Treviso, è andata in scena l’edizione inaugurale del Tiramisù in Rosa. Il dessert per antonomasia di Treviso, rivisitato da Moralberti e servito dalle cuoche di Lady Chef, è diventato il protagonista del pomeriggio: un trionfo di gusto, accompagnato dai vini di Casa Paladin.
Poi, in serata, nella cornice del teatro comunale “Mario Del Monaco”, la sfilata delle splendide donne della Forza in Passerella. Un’iniziativa di solidarietà, sensibilizzazione, rinascita, nata con lo scopo di offrire uno spazio di condivisione a supporto di pazienti oncologiche: 53 donne, dai 30 ai 78 anni, hanno sfilato sul palcoscenico di un Teatro Comunale andato sold out in poche ore al momento dell’apertura delle prenotazioni. Uno degli slogan della serata diceva: “Insieme si è più forti”. In fondo, vale anche per Treviso in Rosa.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Radini, Ardit, Vettorato, Nita)
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