Bigolino in sofferenza per la mancanza di medici. Benazzi: “Speriamo che a novembre ne arrivi uno, lavoriamo per le ricette direttamente in farmacia”

Preoccupa molto la carenza di medici di medicina generale nell’Alta Marca Trevigiana, argomento discusso anche nell’ultimo consiglio comunale di Valdobbiadene grazie alle interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza “Valdo d’Italia e d’Europa”, che avevano come focus anche il tema degli infermieri di comunità e l’assistenza domiciliare integrata (qui l’articolo).

I medici di medicina generale operanti a Valdobbiadene, Vidor e Segusino sono circa nove e alcuni di loro hanno superato i 65 anni, avvicinandosi all’età della pensione: presto altri cittadini si troveranno nella stessa situazione dei pazienti del dottor Claudio Stefan, medico andato in pensione lo scorso 1 settembre 2021 (qui l’articolo).

In consiglio comunale sono intervenuti il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, il dottor Francesco Benazzi, e il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 2, Paola Roma, per dare delle risposte complete a tutti i consiglieri comunali e alla comunità di Valdobbiadene in generale.

“Credo che sia noto a tutti il problema della mancanza di medici – ha spiegato Benazzi – Quando mi sono laureato io eravamo una marea e ai miei tempi c’erano tantissimi medici: una volta si facevano i concorsi e si presentavano centinaia di persone mentre oggi, in certi concorsi, non si presenta nessuno perché il numero di specializzandi, per cattiva programmazione, è esiguo. Nel periodo di Covid, chi aveva la possibilità di andar fuori con la ‘Quota 100’ lo ha fatto. Poi un altro problema sono gli stipendi”.

“Un nostro medico specialista – continua -, con 5 anni di anzianità, prende circa 55 mila euro lordi l’anno, pari a circa 2.400 euro netti al mese. Un medico francese prende 85 mila euro lordi l’anno, uno inglese 100 mila euro lordi, in Germania 180 mila euro ma ci supera anche la Spagna con 75 mila euro. Noi siamo la nazione che paga peggio i medici in assoluto. Se vogliamo tenerci i medici credo che sia il momento cambiare i contratti collettivi nazionali, altrimenti vanno all’estero. Nel privato accreditato poi si prende il doppio”.

Il dottor Benazzi ha sottolineato il grande errore nella programmazione nazionale oltre al problema degli stipendi: in Italia mancano i medici e quelli che ci sono vengono pagati poco.

“Su Valdobbiadene sostanzialmente la vera difficoltà che noi abbiamo è legata soprattutto alla frazione di Bigolino – continua – È vero che dei colleghi fra un anno o due andranno in pensione, ma io fra due anni mi auguro di avere i medici che bastano per compensare quelli che andranno in pensione, visto che da quest’anno nelle scuole di specialità sono andati tanti medici nuovi (anche l’università si è resa conto che forse valeva la pena di cambiare un po’ i numeri). Sul discorso Bigolino bisognerà trovare un sistema: fare in modo che qualche medico copra il dottor Stefan che aveva 1236 assistiti, 928 di Valdobbiadene, 167 di Vidor, 31 di Pederobba e 105 di Crocetta del Montello”.

Il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana ha spiegato che 250 persone di Valdobbiadene non hanno ancora scelto il medico.

“I posti liberi sono 435 in quest’area – conclude – e poi a Vidor il dottor Dall’Acqua e la dottoressa Fornasier ne hanno di più. Poi ci sono il dottor Mattiello e il dottor Nardi (1271-1043 pazienti). Teoricamente noi potremmo assorbire i mutuati del collega Stefan ma resta il problema di Bigolino. Si può risolvere in due modi: convincere uno di questi medici ad andare almeno una volta a settimana a seguire gli anziani, circa 320, oppure appoggiarsi alla farmacia di Bigolino e fare in modo che le ricette che prescrivono i medici di Valdobbiadene possano arrivare nella farmacia della frazione, evitando la spola su e giù del medico che si sposterà solo se i pazienti hanno bisogno di essere visitati”.

La speranza di Benazzi è che a novembre, quando si faranno le nuove “zone carenti”, si possa avere un nuovo medico giovane per questo territorio.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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