Dalla Commissione Europea il sostegno all’occupazione giovanile: un ponte per il lavoro della prossima generazione

Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha rinnovato le azioni di sostegno nei confronti dell’occupazione giovanile. La Commissione esorta gli Stati membri a intensificare il sostegno all’occupazione giovanile avvalendosi dei significativi finanziamenti disponibili nell’ambito di NextGenerationEu e del futuro bilancio dell’Ue.

Ad esempio l’Ue può contribuire a finanziare: sovvenzioni di avviamento e prestiti per giovani imprenditori, sistemi di tutoraggio e incubatori di imprese; bonus per le Pmi che assumono apprendisti; sessioni di formazione per acquisire nuove competenze necessarie sul mercato del lavoro; sviluppo delle capacità dei servizi pubblici per l’impiego; formazione in materia di gestione della carriera nell’ambito dell’istruzione formale; investimenti nelle infrastrutture e nelle tecnologie dell’apprendimento digitale.

Aiutare la prossima generazione di cittadini europei a prosperare e a entrare nel mondo del lavoro – ha dichiarato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone – è più importante che mai, specialmente in questo momento di crisi. Proponiamo soluzioni chiare e specifiche affinché i nostri giovani ottengano le opportunità professionali che meritano. Le proposte odierne indicano anche quali finanziamenti dell’UE sono disponibili per sostenere gli Stati membri nella promozione dell’occupazione giovanile. Investendo nella gioventù di oggi, contribuiremo a creare un mercato del lavoro competitivo, resiliente e inclusivo per il futuro”.

Nell’ambito di NextGenerationEu e del futuro bilancio dell’Ue la Commissione ha già proposto importanti opportunità di finanziamento dell’UE per l’occupazione giovanile e spetta ora agli Stati membri dare la priorità a tali investimenti. Almeno 22 miliardi di EUR dovrebbero essere spesi per sostenere l’occupazione giovanile.

La proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa all’istruzione e formazione professionale mira a rendere i sistemi più moderni, attraenti, flessibili e adatti all’economia digitale e verde.

Un’istruzione e formazione professionale più agile e incentrata sullo studente preparerà i giovani per il loro primo impiego e offrirà a un maggior numero di adulti l’opportunità di migliorare o modificare la loro carriera. Aiuterà inoltre i centri che forniscono istruzione e formazione professionale a diventare centri di eccellenza professionale, sostenendo nel contempo la diversità e l’inclusività.

Un rinnovato impulso per gli apprendistati andrà a vantaggio sia dei datori di lavoro sia dei giovani, preparando una forza lavoro qualificata in un’ampia gamma di settori. L’alleanza europea per l’apprendistato ha reso disponibili di più di 900mila opportunità.

L’alleanza rinnovata promuoverà coalizioni nazionali, sosterrà le Pmi e rafforzerà il coinvolgimento delle parti sociali: sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro. L’obiettivo è quello di sostenere adesso le offerte di apprendistato, perché gli apprendisti che formiamo ora saranno tra qualche anno lavoratori altamente qualificati.

La raccomandazione relativa a un ponte verso il lavoro sarà più inclusiva per evitare qualsiasi forma di discriminazione, con un più ampio coinvolgimento dei gruppi più vulnerabili, come i giovani appartenenti a minoranze razziali ed etniche, con disabilità o che vivono in alcune aree rurali, remote oppure in aree urbane svantaggiate.

Essa si propone di rispondere alle esigenze delle imprese fornendo le competenze richieste, in particolare per le transizioni verde e digitale, e brevi corsi preparatori, nonché consulenza, orientamento e tutoraggio su misura.

Nel periodo successivo alla crisi finanziaria globale del 2008 la disoccupazione giovanile era passata dal 16% nel 2008 a un picco del 24,4% nel 2013. Da allora i valori sono calati fino a raggiungere il livello minimo record del 14,9% poco prima della pandemia.

Tuttavia la disoccupazione giovanile ha sempre registrato valori più che doppi rispetto alla disoccupazione generale. I dati più recenti indicano che nell’aprile 2020 la disoccupazione giovanile si attestava al 15,4% in tutta l’UE e in molti temono un’impennata nel prossimo futuro.

Per ulteriori informazioni: Domande e risposte relative al sostegno all’occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione; Scheda informativa relativa al sostegno all’occupazione giovanile; Comunicazione “Sostegno all’occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione”; Proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa a un ponte verso il lavoro, che rafforza la garanzia per i giovani; Proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa all’istruzione e formazione professionale; Scheda informativa relativa all’istruzione e formazione professionale.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Commissione Europea).
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