Turismo e vino: un connubio perfetto

L’enoturismo rappresenta per l’Italia una realtà fondamentale con radici consolidate nei contesti regionali.

Le prospettive per una maggiore crescita del settore enoturistico sono soprattutto dal punto di vista occupazionale a beneficio dei giovani e delle donne. La formazione di queste figure rappresenta, infatti, un punto di partenza: al riguardo, la legge di Bilancio ha istituito un fondo di 21 milioni di euro.

Dall’indagine di Nomisma emerge che le cantine turistiche più diffuse in Italia sono piccole e familiari (39%, presenti soprattutto in Campania, Puglia e Umbria), seguite da quelle di rilevanza storica o architettonica (14%, in particolare in Veneto e Piemonte) e da quelle con marchio famoso (12%, presenti soprattutto in Veneto e Sicilia). In Piemonte, Toscana, Friuli e Sicilia ci sono soprattutto produttori di vino che operano in contesti paesaggistici e naturalistici di particolare pregio (11%), mentre Puglia e Umbria eccellono nell’organizzazione dell’accoglienza.

La donna, in questo contesto, si distingue in maniera significativa. Nonostante le cantine turistiche italiane siano dirette soprattutto da uomini (55%), il management della wine hospitality è soprattutto femminile (73%). L’indagine

Nomisma ci mostra un’articolata diversificazione dell’offerta, con ristorazione nel 28% dei casi, alloggio nel 36%, corsi di cucina nel 40%, partecipazione a visite ed eventi culturali nel 50% dei casi.

In uno scenario di fattori positivi, non bisogna, tuttavia, dimenticare alcune criticità: tra queste vanno menzionate il posizionamento dell’azienda lontano dai più interessanti itinerari turistici, che riguarda il 41% delle cantine, nonché l’apertura festiva delle aziende, che non sempre accade, quando i flussi di visitatori sono più consistenti.

Un sondaggio svolto tra 145 sindaci di “città del vino” ha evidenziato che promozione e valorizzazione del vino, della sua cultura, del suo territorio, delle sue aziende sono fattori imprescindibili per consolidare questa realtà. Per questo i principali obiettivi e le aree di miglioramento devono essere: il potenziamento degli uffici di informazione turistica e loro apertura nei giorni festivi, il sostegno alla formazione del personale di tali uffici ed una maggiore condivisione delle collaborazioni per fare più rete.

Autore: Paolo Lacchini – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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