Più del 40% del territorio italiano è coperto da boschi e foreste, ma solo per il 12% disponiamo di adeguati piani di gestione. Perché?
Oltre che fonti primarie di servizi ecosistemici, le foreste italiane potrebbero essere utilizzate per compensare le emissioni di anidride carbonica attraverso una serie di strategie che mirano sia a incrementare l’assorbimento di CO2 da parte delle foreste stesse sia a ridurre le emissioni attraverso la sostituzione di materiali e fonti energetiche ad alta intensità di carbonio con il legno e i prodotti derivati.
Dov’è la pianificazione? Una gestione forestale attenta e pianificata è fondamentale per mantenere e aumentare la capacità delle foreste di assorbire CO2. Interventi mirati come la selezione delle specie più adatte, la regolazione della densità degli alberi e la prevenzione degli incendi, sono solo alcuni esempi.
La pianificazione forestale può essere sostenuta dalla certificazione, che garantisce la sostenibilità delle pratiche adottate e può estendersi anche ai servizi ecosistemici forniti dalle foreste, oltre alla sola gestione del legname.
E il legno? Il legno può essere utilizzato come materiale da costruzione in alternativa a materiali ad alta intensità di carbonio come l’acciaio e il cemento. Questo non solo riduce le emissioni di CO2 legate alla produzione di questi materiali ma consente anche di immagazzinare il carbonio assorbito dagli alberi nel legno utilizzato per costruzioni a lunga durata. Si stima che per ogni metro cubo di legno utilizzato in questo modo, si possano risparmiare tra una e due tonnellate di anidride carbonica.
A che punto siamo con la sostituzione dei Combustibili Fossili con il Legno per la Produzione di Energia? L’utilizzo del legno come fonte di energia, sia per il riscaldamento che per la produzione di energia elettrica, può contribuire a ridurre le emissioni di CO2. La CO2 rilasciata dalla combustione del legno fa parte di un ciclo del carbonio più breve rispetto a quella dei combustibili fossili, poiché il carbonio emesso è stato assorbito dagli alberi nel corso della loro vita e può essere nuovamente assorbito dalla crescita di nuovi alberi. Questo ciclo, se ben gestito, può contribuire a un bilancio neutro o quasi neutro di CO2.
Oggi più che mai la sfida è bilanciare la necessità di preservare le foreste come serbatoi di carbonio e habitat per la biodiversità con quella di utilizzarle come risorsa per la produzione di legno e energia in modo sostenibile, contribuendo così alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Facciamolo!
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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