Rallentamenti nei vaccini. Zaia su AstraZeneca: “Ad oggi nessuna correlazione tra le vaccinazioni e i casi accaduti”

Arrivano le prime cure con gli anticorpi monoclonali anche nella Regione Veneto e il presidente Luca Zaia non ha nascosto di sperare che le restrizioni in corso possano finire dopo Pasqua.

Intanto a tutti è stato chiesto un impegno maggiore nel rispetto delle regole perché bisogna cercare di evitare il più possibile che le persone finiscano in ospedale, visto che le strutture sanitarie della Regione continuano ad accogliere nuovi pazienti Covid nelle terapie intensive e nelle aree non critiche.

Le varianti al Covid hanno un’elevata contagiosità ma il tema delle vaccinazioni resta al centro del dibattito anche in Italia.

“Io spero – ha affermato il governatore del Veneto rispetto alla vicenda di AstraZeneca – che le autorità regolatrici e di controllo, tutti coloro che possono dire la loro, parlo del Ministero della Salute e di Aifa, facciano in modo che si faccia chiarezza estrema, veloce e immediata rispetto ai casi. A tutt’oggi sembra che non ci siano correlazioni tra le vaccinazioni e i casi accaduti. Del resto, se andiamo a guardare anche il dato veneto vediamo che, a fronte di migliaia di vaccinazioni praticate, noi non abbiamo avuto segnalazioni di grossi quadri clinici da dover far partire una sospensione prudenziale”.

La vicenda di AstraZeneca ha pesato molto sulla campagna vaccinale e se non si arriverà presto a chiarire questa questione gli effetti saranno davvero pesanti.

In Veneto potranno partire delle ricerche, per questo si è reso disponibile il professor Paolo Simioni dell’Università di Padova, sulla coagulazione del sangue prima e dopo il vaccino, con verifiche e analisi sul territorio.

Nelle ultime 24 ore in Veneto, in assenza di AstraZeneca, sono stati fatti 11.942 vaccini e rispetto al piano vaccinale il programma era quello di 50 mila vaccinazioni al giorno.

La macchina vaccinale, secondo i dati forniti dal presidente Zaia, impiegherà a regime per i 50 mila vaccini 1.300 persone (considerando anche il presidio delle ambulanze e il personale della sicurezza).

Zaia ha ringraziato tutte le categorie e le imprese che si sono rese disponibili a lavorare al tema del “welfare aziendale” rispetto ai vaccini.

Nelle case di riposo, nelle quali gli ospiti e il personale sono stati vaccinati diverse settimane fa, su 30 mila ospiti i positivi al Covid sono un centinaio.

Diverse le preoccupazioni e le richieste che arrivano dalle persone che devono fare la seconda dose di AstraZeneca: sul tema ci sono tante ipotesi in campo ma non ci sono ancora delle proposte concrete.

Questi i dati di oggi, mercoledì 17 marzo 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 4.288.785 tamponi molecolari, 3.578.156 tamponi rapidi, 41.845 tamponi nelle ultime 24 ore, 2.191 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 359.247 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 35.442 positivi in questo momento, 1.807 ricoverati (62 in più nelle ultime 24 ore) di cui 207 terapie intensive (quattro in più di ieri) e 1.600 ricoverati in area non critica (58 in più di ieri), 292 pazienti non Covid in terapia intensiva, 10.259 morti in totale (59 morti in più di ieri) e 16.948 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 5,23%.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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