Grande cordoglio nel mondo dell’imprenditoria veneta: è morto questa mattina all’età di 87 anni il fondatore e patron della Sme, Renato Angelo Sartorello (nella foto).
Nato a Ceggia (Venezia) nel 1933, Sartorello aprì nella frazione di Gainiga, all’età di 20 anni, il primo punto vendita di generi alimentari e di prima necessità. Nel 1967 diede avvio al primo negozio di elettrodomestici, a cui in seguito affiancò mobili e arredamento. L’ascesa inarrestabile degli anni Settanta e Ottanta fu dovuta in particolare all’apertura dei settori dedicati all’elettronica e all’informatica, quindi nel 1983 venne depositato il marchio Sme.
Oggi il gruppo, con i suoi numerosi punti vendita, dà lavoro a un migliaio di dipendenti tra Veneto Orientale e Friuli e vanta un’indiscussa leadership nel panorama dell’imprenditoria del Nordest. Storico è il punto vendita di Susegana, lungo la statale Pontebbana, da decenni punto di riferimento per una clientela che va ben oltre l’area del coneglianese.
La notizia della morte dell’imprenditore ciliense sta suscitando dolore in tutto il territorio veneto, che ricorda commosso la sua grande visione e forza imprenditoriale, il suo spirito di squadra con le proprie maestranze, il senso profondo di attaccamento alle radici e alla persone della propria comunità. Al vasto cordoglio si è unito anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Ho avuto la fortuna di conoscere il signor Renato e di incontrarlo in molte occasioni – afferma Zaia -. Di lui ho sempre avuto l’immagine di un galantuomo, di una persona per bene, di un Veneto d’altri tempi, quando la stretta di mano era un contratto, di un Signore dell’imprenditoria. La sua scomparsa è la brutta notizia che ha aperto la mia giornata. Mi stringo nel dolore a tutti i suoi famigliari”.
“Una persona – ricorda il governatore – che ha costruito da zero un impero innovativo, perché è con lui che sono nati i grandi “store” in Veneto e oggi penso che non ci sia un cittadino che non abbia conosciuto i suoi grandi magazzini. Una visione tutta americana del commercio, quando erano ancora di là da venire gli acquisti online e la convenienza per il consumatore determinata da una intelligente e tenacissima capacità di relazione con i produttori”.
“Se n’è andato un uomo che è stato punto di riferimento per tutta la società veneta – aggiunge il presidente – uno che si è fatto da sé, iniziando 60 anni fa come ‘casoin’ a Gainiga, e costruendo un vero e proprio impero. La sua morte mi addolora anche perché avrebbe potuto dare ancora tanto alla società veneta, sia dal punto di vista imprenditoriale che umano. Lo ricordo anche come persona sempre disponibile a darsi da fare nel sociale, nei momenti di difficoltà di qualche famiglia, facendo assunzioni e dando totale disponibilità e umanità. Il mio – conclude – è un vero e proprio abbraccio al signor Renato”.
La sua figura era motivo di vanto per il suo paese natale, tanto che il Comune di Ceggia nel 2017 gli attribuì la prima Caravella d’oro, nuova onorificenza istituita in quell’occasione dall’amministrazione, la quale espresse a Sartorello il proprio plauso e la grande riconoscenza della comunità: “L’eminente capacità imprenditoriale e la fiduciosa lungimiranza hanno contraddistinto per oltre 60 anni la sua attività, che ha assunto rilievo nazionale. Determinante il suo contributo allo sviluppo economico, al miglioramento sociale e al prestigio della comunità”.
Renato Sartorello lascia nel dolore la moglie Leopolda, i figli, le nuore, gli adorati nipoti e pronipoti, uniti ai parenti e a tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Il funerale si terrà martedì 7 settembre alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale “San Vitale Martire” di Ceggia, dove domani, domenica 5 settembre, alle 18 verrà recitato il santo rosario.
Si potrà dare un ultimo saluto al compianto lunedì dalle 15 alle 17 e martedì dalle 8 alle 15 nell’obitorio dell’ospedale di San Donà di Piave.
(Foto: Onoranze funebri Bergamo)
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