SOS Barco della Regina Cornaro, continua la raccolta firma per salvare la struttura dall’abbandono e renderla nuovamente fruibile

#Lungavitallaregina è l’hashtag scelto dal Comune di Altivole per invitare tutti a votare il Barco della Regina Cornaro come Luogo del Cuore, salvandolo dallo “stato di desolante abbandono” in cui si trova oggi, come si legge sul sito del Fondo Ambiente Italiano.

“Stiamo raccogliendo le firme in municipio ma anche alcuni esercenti si sono messi a disposizione per promuovere la campagna di sensibilizzazione che vuole riportare l’attenzione su un bene di straordinario valore storico, un luogo da riscoprire, da restaurare, ma prima ancora un luogo che necessita di interventi di manutenzione ordinaria, da rendere di nuovo fruibile alla comunità – comunica il sindaco di Altivole Chiara Busnardo. – Dal supermercato Spak all’osteria Ai do’ Bottoni di fronte al municipio, ma anche la Nuova Ostaria e l’Associazione CNA di Asolo, sono diverse le realtà locali che hanno messo a disposizione uno spazio fisico per raccogliere le firme cartacee dei cittadini, facendo votare il Barco nell’ambito della campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Ci servono almeno 2500 voti perché il FAI possa interessarsi al Barco, dopo aver presentato un progetto”.

Il Barco si può votare come Luogo del Cuore anche online sul portale del FAI con un clic, ma il Comune ha scelto di attivare anche punti di raccolta fisici per agevolare la campagna di sensibilizzazione.

“Il Barco è indubbiamente, insieme al Memoriale Brion di recente donato al FAI dalla famiglia Brion, un luogo di grande valore dal punto di vista storico ma anche simbolico e affettivo per la nostra comunità” continua il sindaco.

Residenza estiva della Regina di Cipro, Caterina Cornaro, il Barco era un tempo “luogo di svago e di delizia”, sede della corte della regina di Cipro e centro umanistico frequentato dai massimi rappresentanti veneti della cultura rinascimentale, quali Pietro Bembo, che qui compose i suoi Asolani (1505), e Ruzante, che vi recitò la Prima (1521) e la Seconda orazione al Cardinal Cornaro (1528). Il Barco, i cui lavori di realizzazione iniziarono nel 1491, è decorato da affreschi cinquecenteschi con scene mitologiche, restaurati parzialmente nel 1926, sottoposti a pulizia e consolidamento a inizio degli anni ’60 e ad un ulteriore consolidamento nel 1997, per essere poi stati oggetto di un ampio intervento di consolidamento, disinfestazione, pulitura, integrazione delle lacune e protezione, completato nel 2000 sotto la direzione dell’arch. Teresa Marson. Oggi di proprietà di un fondo d’investimento, il Barco è però da anni in stato di abbandono e inaccessibile.

“La raccolta firme ha tra gli obiettivi anche quello di sensibilizzare la proprietà, facendo sentire quanto i cittadini tengono a questo luogo, affinché siano ad esso dedicate le cure necessarie per proteggere gli affreschi e l’intero bene. Quest’anno, nonostante le richieste, il luogo non è stato reso disponibile dalla proprietà per eventi e attività culturali, come avveniva in passato, quando il Barco era sede, ad esempio, dello spettacolo inaugurale di Centorizzonti Estate. Il luogo è diventato progressivamente inaccessibile, oltre a mancare le manutenzioni minime del verde” conclude.

Obiettivo del Comune: raccogliere 2500 firme, per aprire un tavolo di confronto con la proprietà, in sinergia con il FAI, affinché il patrimonio storico-artistico possa continuare a vivere e ad essere vissuto dalla comunità.

Si può votare online registrandosi al sito del FAI a questo link: http://bit.ly/3E6DOxh

Oppure firmando in Biblioteca o in Municipio o nei luoghi di raccolta firme.

(Foto: Comune di Altivole).
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