Bellunese in lutto per la morte di Giovanni Viel. Berton (Confindustria): “Lo porteremo nel nostro cuore alle prossime Olimpiadi”

Lutto nel Bellunese, addio a Giovanni Viel
Lutto nel Bellunese, addio a Giovanni Viel

“Trasmetteva passione in tutto quello che faceva, passione innanzitutto per lo sport e il suo territorio. È stato un ambasciatore delle nostre montagne. Oggi è una giornata triste per la nostra Associazione e per l’intero Bellunese. Con Giovanni Viel perdiamo un esperto conoscitore di questa provincia, un uomo pieno di risorse ed energia, un grande amico. Siamo sconvolti e addolorati. Ci mancheranno il suo sorriso ironico e la sua autorevolezza. Addolora non poterlo vedere raccontare le Olimpiadi del 2026, il coronamento di una vita vissuta sempre in prima linea, con solidi valori e radici”.

Così Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, saluta Giovanni Viel, direttore di Cipa e giornalista, spentosi questa notte all’età di 64 anni. A esprimere cordoglio, accanto a Berton, è l’intera Associazione degli industriali e il Consiglio di Presidenza.

Dopo una significativa esperienza come commentatore a Teledolomiti e a Telebelluno, tra gli anni Settanta e Ottanta, nel 1983 viene assunto dall’Associazione Industriali. Grazie alle sue capacità che spaziano a 360 gradi, si interessa di varie tematiche, dal settore ambientale, ai trasporti (compresi quelli funiviari), al turismo, diventando un importante punto di riferimento per le imprese associate.

Viel, grazie alle sue capacità operative, è tra i fondatori del Consorzio Cipa, nato inizialmente per dare soluzioni e risposte alle esigenze delle occhialerie del Cadore nella gestione degli sfridi di lavorazione, favorendo il contenimento dei costi e la riduzione dell’impatto ambientale.

Cipa, negli anni, diventa un punto di riferimento per oltre 350 tra imprese e consorzi, un’eccellenza tutta bellunese specializzata nella gestione dei rifiuti e nella tutela delle risorse del territorio. Viel ne diventa presto il direttore. Con l’emergenza Covid il servizio viene ulteriormente potenziato.

“Viel è stato un precursore del concetto stesso di sostenibilità, molto prima che questo termine diventasse di uso comune” sottolinea Berton.

Valori che si ritrovano nel calendario Cipa, un appuntamento annuale diventato una tradizione per tutti gli amanti dello sport e della montagna, un evento di richiamo per i grandi nomi delle discipline invernali e non solo.

“Aveva capito, prima di chiunque altro, che sport e sostenibilità sono un binomio assoluto, che i grandi eventi sportivi sono il modo migliore per lanciare il territorio. La sua lezione rimarrà con noi e ci impegna a dare il massimo anche negli ormai imminenti Giochi Olimpici”, prosegue Berton.

“A Giovanni queste Olimpiadi sarebbe piaciuto raccontarle con quella verve e quella voce potente che lo distinguevano tra tutti, una persona che sapeva emozionare. Generazioni intere di sportivi lo hanno conosciuto e stimato sia in Italia che all’estero”.

Viel è stato inoltre segretario di Federturismo Veneto, l’associazione di categoria di Confindustria Veneto (per la quale ha curato anche la rivista “L’industria del turismo”) e anche segretario di ANEF Veneto, l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari.

Da metà anni Novanta fa parte del Coordinamento Ambiente di Confindustria Veneto e di numerosi gruppi di lavoro, sempre in materia ambientale, di Confindustria nazionale.

Tanti i riconoscimenti, dal premio Fair Play della Fisi del Veneto – per i 40 anni di attività come giornalista sportivo – alla Stella al merito al Lavoro, onorificenza che gli è stata conferita in Prefettura l’anno scorso. Nel 2018 è stato insignito da Vincenzo Boccia, l’allora presidente di Confindustria, con la medaglia per i 35 anni di servizio all’interno del sistema confindustriale.

È stato speaker dei principali eventi sportivi del Bellunese, dal Giro delle Mure alle Universiadi in Nevegal.

“Nonostante la malattia che lo aveva colpito nel 2016, Viel si è subito rialzato con una determinazione fuori dal comune. Era in ufficio anche la scorsa settimana, instancabile, energico, propositivo. Sentiva un forte senso di appartenenza alla nostra Associazione, un legame forte, un affetto ricambiato da tutti” ricorda Berton.

“La nostra Associazione si stringe alla moglie Donatella e alla figlia Cecilia, ma anche al Consorzio Cipa, ai suoi collaboratori e al presidente Arone Roni. Sono ore di profonda commozione perché siamo consapevoli di avere perso troppo presto un pilastro. Da oggi siamo tutti più poveri, ma sarà nostra cura ricordarlo anche in occasione delle prossime Olimpiadi. Lo porteremo nel nostro cuore e sarà come averlo fra di noi” conclude.

Era la voce dello sport bellunese, autorevole, riconoscibile, sempre professionale. Ci mancherà tantissimo e mancherà una persona di altissimo profilo che ha sempre lavorato per portare in alto il nostro territorio” dichiara il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin.

“Giovanni era un amico oltre che un grandissimo professionista – prosegue -. Ha raccontato per anni lo sport, lo sci in particolare, da rappresentante della Fisi e da giornalista. È stato la voce del Pelmo d’Oro e di tante sfaccettature della nostra provincia, a cominciare dalla Fiera”.

“Con un sentimento di gratitudine nei confronti della sua terra e con professionalità inalterata era anche lo speaker di tante iniziative locali, dalle gare di podismo a quelle di altri sport – conclude Padrin -. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, di quelli che pesano e peseranno. Ci mancherà la sua voce. Ci mancherà la sua conoscenza del mondo sportivo. Un abbraccio sincero ai suoi famigliari e ai tanti che hanno potuto conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali”.

“Il mondo degli sport invernali del Veneto e il mondo dello sport tutto piangono un grande professionista che per decenni ha dato voce al nostro comitato, agli sport della neve, in particolare al suo amatissimo sci di fondo, all’atletica, alla corsa in montagna. Professionalità e passione immensa hanno caratterizzato in ogni occasione il suo lavoro. Ha lottato immensamente contro la malattia che, alla fine, lo ha vinto” commentano da Fisi Veneto.

“Ci mancheranno il tuo sapere, Giovanni, la tua voce, la tua capacità di raccontare le persone e la storia del nostro sport, la tua capacità di far emozionare, la tua amicizia. A Donatella e a Cecilia, e a tutti i tuoi familiari, giunga l’abbraccio affettuoso di tutto lo sci veneto” concludono.

(Foto: Confindustria Belluno Dolomiti).
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