A Belluno, nelle ultime settimane, gli appassionati di auto non parlano altro che della Frangivento Asfané, il bolide da oltre mille cavalli prodotto dalla casa automobilistica italiana FV, gestita da tre soci, uno dei quali, Giorgio Pirolo, ha origini bellunesi e radici nell’area castellana.
L’auto, che è stata disegnata proprio da lui e prodotta in pochissimi esemplari, era stata esposta in Piazza dei Martiri a Belluno e aveva subito creato grande interesse. Questo anche perché la supercar è caratterizzata da un design futuristico, con un cuore termico V10 da 860 cavalli e uno elettrico da 150, che la rende capace di raggiungere i cento km all’ora in un paio di secondi e mezzo.
Prestazioni spaventose, che richiedono anche una tecnologia capace di grande controllo in situazioni critiche: oggi la stessa Frangivento stava affrontando una salita alla cronoscalata del Croce d’Aune, nella conca feltrina, dove faceva da apripista alla manifestazione.
Sul rettilineo prima della curva, però, l’auto ha sbandato e il pilota bellunese non è riuscito a gestirla, andando a finire contro il guardrail. Penetrando oltre la barriera, la supercar si è fermata contro una Ypsilon parcheggiata lì vicino.
In un video postato, e diventato rapidamente virale sui social, si vede chiaramente come l’auto abbia mancato di diversi metri le persone presenti dietro al guardrail, fotografi autorizzati o facenti parte dell’organizzazione.
Per fortuna nessuna altra conseguenza, se non il danneggiamento di auto da oltre un milione di euro. Nonostante lo spiacevole episodio, non c’è da buttare altro fango sul cofano della Frangivento: la GT65 progettata sempre da Pirolo vede alla guida il pluricampione di MotoGP Loris Capirossi e anche la Asfané rimane un esempio di automobilismo pionieristico, per gli esperti del settore. In fondo, anche Lamborghini e Ferrari hanno avuto i propri incidenti, al debutto dei loro veicoli oggi leggendari.
(Foto: fermo immagine dal video diffuso sui social network).
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