Giornata internazionale dell’Acqua, sopralluogo con ATS alle sorgenti Fium, Tegorzo e La Calcola: “Falde abbassate del 40%”

Il sopralluogo di ATS alla sorgente Tegorzo
Il sopralluogo di ATS alla sorgente Tegorzo

Quest’anno, in occasione dell’odierna Giornata internazionale dell’acqua, abbiamo seguito Alto Trevigiano Servizi durante un sopralluogo sulle sorgenti più importanti per la fornitura delle utenze nell’Alta Marca trevigiana: dalla sorgente Fium di Vas, alla Tegorzo nella Val Schievenin, salendo poi ad Alano per controllare La Calcola, un piccolo scrigno di tranquillità a monte del centro abitato. Considerando i livelli, il resoconto è tutt’altro che rassicurante, anzi, ci pone davanti a un quesito: se continuerà a non piovere, come faremo quest’estate?

Il punto di Ats sulla siccità – Video di Monica Ghizzo

Una questione cruciale su cui già dallo scorso anno ragionano anche gli ingegneri di Ats. L’azienda di servizio idrico integrato ha già previsto l’utilizzo di sistemi di supporto in grado di garantire il necessario fabbisogno d’acqua, considerando un prolungato periodo di siccità. Anche i cittadini però sono invitati ad adottare comportamenti virtuosi, ossia a non sprecare acqua, sia a uso personale che agricolo o industriale. In poche parole, ognuno è chiamato a fare la sua parte.

Il bacino d’acqua della sorgente Fium a Vas

La sorgente Fium

Per prima visitiamo con Carlo Toffoli, tecnico coneglianese di Ats, la sorgente Fium, che sgorga non lontano dalla piazza del piccolo borgo di Vas: il verdeggiante specchio d’acqua che accoglie il visitatore, che può attraversarlo percorrendo una passerella, ha un livello talmente basso che non arriva a segnare nemmeno la prima tacca del misuratore. Il letto del torrente a monte, suo emissario, è asciutto: soltanto un rigagnolo scorre sotto alle pietre. Alcuni scoli secondari e pozzetti in cemento, solitamente colmi d’acqua fino a straripare, sono oggi del tutto vuoti.

La chiusa della sorgente Fium

La sorgente Tegorzo

Attraversando il Piave, che corre sottile sotto di noi, raggiungiamo poi la val Schievenin e la ripercorriamo fino a raggiungere l’attraversamento che porta alla sorgente Tegorzo, la cui storia era stata raccontata in un precedente servizio: qui l’acqua sgorga in modo leggermente più abbondante per quanto riguarda il canale principale, ma alcuni canali secondari, da dove l’acqua dovrebbe gettarsi in cascatelle, sono del tutto silenti.

 I tecnici di Ats verificano con regolarità le sorgenti

La sorgente La Calcola

Per ultima raggiungiamo la sorgente La Calcola, spostandoci sulla vecchia strada che da val Schievenin porta ad Alano di Piave: qui Alto Trevigiano Servizi ha recentemente portato a termine un’importante opera di recupero sulla frana che costeggia la strada, ripristinando anche diverse centinaia di metri di muro.

La sorgente La Calcola

Superando il centro abitato di Alano, raggiungiamo dopo qualche chilometro la sorgente La Calcola, che fornisce l’acqua ancora oggi dopo oltre cent’anni ai Comuni di Alano, Cornuda, Caerano di San Marco, Maser e Trevignano.

Le falde acquifere mostrano un -40% nell’ultimo periodo

La Calcola viene utilizzata anche a scopo didattico, perché ha la caratteristica di sorgere in un’ampia conca verde che ben si presta a pic-nic e lezioni all’aperto. Anche qui però quest’anno c’è poco da vedere: l’acqua è poca e potenzialmente, senza piogge, ve ne sarà sempre meno.

 Ats è munita di fuoristrada che consentono di raggiungere località remote

Il commento del presidente Vettori

“La siccità è un problema che effettivamente comincia a preoccuparci. Le falde si sono abbassate del 40% nell’ultimo periodo – ha spiegato il presidente di Alto Trevigiano Servizi, Fabio Vettori -. Quello che dobbiamo fare è darci una mano tutti: l’acqua è una risorsa che sembra infinita ma non lo è. Dobbiamo arrivare al punto di adottare degli accorgimenti noi singoli cittadini, per esempio evitando di lasciare il classico rubinetto aperto, di evitare di lavarci nella vasca da bagno (con 150 litri) ma preferire la doccia (che ne consuma un terzo)”.

La val Schievenin

“Nel frattempo, noi di Alto Trevigiano Servizi stiamo intervenendo nella riduzione delle perdite nella rete acquedottistica, che è datata e necessita di interventi particolarmente costosi, tenendo conto che il valore degli investimenti è di circa trecentomila euro al chilometro – continua Vettori -. In più stiamo studiando come poter utilizzare le acque superficiali, rendendole potabili. Così facciamo fronte a questa criticità che ormai non è più un’anomalia: sta diventando una costante”.

La vecchia strada e la frana ripristinata da ATS

L’acqua crea il bello, ma non è infinita

Durante questi sopralluoghi in angoli insoliti del territorio, ci rendiamo conto di come l’acqua sia in grado di generare bellezza anche indirettamente: al di là della propria intrinseca importanza, i siti dove sgorgano queste sorgenti rappresentano anche una ricchezza paesaggistica, con una notevole diversità di colori, di fauna e di flora. Motivo in più per dedicare all’oro blu del nostro pianeta la maggiore attenzione possibile.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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