Una serata all’insegna della direzione green quella promossa dal Comune di Cappella Maggiore martedì 31 gennaio al Centro sociale: l’Amministrazione ha ricevuto la targa della Rete dei Comuni Sostenibili e sono stati illustrati i punti principali della neonata comunità energetica “CM Soleinsieme”.
L’evento, moderato dall’assessore all’ambiente Valentina Ricesso, ha preso avvio con la presentazione del progetto “Un ponte per la sostenibilità”, di cui l’Istituto comprensivo di Cappella Maggiore è capofila: i giovani alunni, guidati dai loro docenti ed educatori, sono ambasciatori di varie iniziative in materia di ecologia e, in sinergia con i loro colleghi da tutto il mondo, promuovono e diffondono la consapevolezza sul tema ambientale.
Cappella Maggiore primo Comune veneto nella rete
Valerio Lucciarini De Vincenzi, presidente della Rete dei Comuni sostenibili, ha reso note alcune informazioni sull’associazione nazionale – che conta quasi 80 adesioni di Comuni e 300 manifestazioni di interesse -, “il primo network europeo, la cui missione è accompagnare i Comuni nel raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con strumenti e pratiche innovative, concrete e virtuose, considerando la sfida della territorializzazione e supportando le Amministrazioni”.
“La Rete dei Comuni Sostenibili continua a crescere e l’impegno dei nostri iscritti diventa sempre più capillare su tutto il territorio nazionale. Sindaci e amministratori comunali stanno condividendo gli obiettivi della Rete e soprattutto li stanno mettendo in pratica”.
“Il cuore del progetto – ha precisato Lucciarini – è rappresentato dal monitoraggio volontario delle politiche locali attraverso alcuni indicatori sui vari ambiti della sostenibilità: ambientale, economica, sociale e istituzionale”.
In concreto, dunque, il Comune di Cappella Maggiore – il primo in Veneto ad aver aderito alla rete – si assume l’impegno, dopo l’approvazione della Delibera di Giunta, “a farsi misurare annualmente, secondo i parametri del progetto; a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e a migliorare gli indicatori, con atti di programmazione, iniziative e azioni; a contribuire allo sviluppo dell’associazione, condividendo le buone pratiche e versando una quota annuale”.
La comunità energetica “CM Soleinsieme”
Sono intervenuti poi Andrea Tasinato e Alberto Soldà, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Cev, aggregazione di enti pubblici che offre opportunità di soluzioni sostenibili: a Cappella Maggiore, nello scorso consiglio comunale (qui l’articolo), è stato approvato all’unanimità l’atto costitutivo della Comunità energetica “CM Soleinsieme”.
“È il primo esempio di comunità energetica in tutta la provincia di Treviso – ha affermato Tasinato -, e rappresenta un concreto aiuto per il risparmio sulle bollette e la riduzione dei costi energetici per Comune e collettività, famiglie e attività produttive, con uno sguardo alle situazioni di povertà”.
Soldà, illustrando i dettagli dell’iniziativa, ha spiegato che la comunità energetica rinnovabile (Cer) “è un soggetto giuridico basato sulla partecipazione aperta e volontaria di soggetti situati nelle vicinanze di impianti di produzione”, a cui possono partecipare “cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali o autorità locali”: l’obiettivo è “fornire benefici ambientali, economici e sociali nei confronti degli associati, azionalisti o membri delle aree locali”.
I soci sono classificati in “consumer” – intestatari di uno o più punti di consumo nel territorio – e “producer” – coloro che possiedono, oltre ad uno o più punti di consumo, anche uno o più impianti fotovoltaici sul territorio comunale”: tutti “beneficeranno di un contributo economico basato sulla capacità di autoconsumo” e i secondi “anche di un contributo correlato all’energia provenienti dai loro impianti che verrà autoconsumata virtualmente dalla Cer”.
In pratica, a Cappella Maggiore è in fase di installazione il fotovoltaico realizzato dal Comune sul tetto del Centro sociale, dietro al municipio: l’energia elettrica prodotta e non autoconsumata viene resa disponibile ai membri della comunità.
Va considerato un accorgimento: “Il membro della comunità energetica – che non dovrà cambiare il proprio fornitore di energia, né eseguire lavori – sarà invitato a concentrare il consumo di energia elettrica nelle fasce orarie in cui l’impianto produce: dato che il fotovoltaico assorbe l’energia dalla luce solare, lavatrice e lavastoviglie ad esempio dovranno essere attivate di giorno.
Nel caso questo non fosse possibile, aderire a una Cer “porterà comunque a un vantaggio economico, in quanto un altro appartenente potrà, consumando in determinati orari, contribuire al beneficio di tutti gli aderenti”.
Le esperienze di sostenibilità nelle aziende locali
Quindi Francesco Benetti, presidente della cooperativa Reitia, ha illustrato le varie fasi del lavoro nel frantoio, “un ciclo produttivo pienamente ecosostenibile”.
Renza Altoè Garbelotto, amministratore delegato del parchettificio Garbelotto, ha messo in luce la certificazione di sostenibilità EPD Italy ricevuta dall’azienda – unica nel nostro Paese – e il “Clip Up”, sistema di posa sopraelevata, brevettata dal reparto di ricerca della stessa impresa: esso “permette di installare i pavimenti in legno in modo innovativo e sostenibile, eliminando la presenza della formaldeide, sostanza cancerogena”. L’imprenditrice ha fatto anche dono all’Amministrazione di un amplificatore, costruito con il legno “imperfetto” degli alberi caduti con la tempesta Vaia del 2018 da start up trentina: per ogni oggetto, verrà messa a dimora una nuova pianta, e una sarà dunque proprio per Cappella Maggiore.
Ha chiuso i lavori il sindaco Mariarosa Barazza, che ha ricordato “l’importanza di lavorare con urgenza sui temi della sostenibilità”: “Cappella Maggiore è protagonista di una serie di iniziative già dal 2015, quando fu firmato il Patto dei sindaci sul clima a Bruxelles – ha detto -, con l’impegno che il Comune coinvolga i cittadini in azioni virtuose per la tutela dell’ambiente. La sostenibilità non è più un optional: è una scelta doverosa per noi stessi, per le future generazioni e per il nostro pianeta. Gli enti locali possono e devono fare la loro parte per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati nell’Agenda 2030 dall’ONU”.
“È un progetto nel quale crediamo fermamente – ha concluso – e che vogliamo portare avanti con strumenti che ci fanno risparmiare oggi e tutelano con lungimiranza il domani, creando anche opportunità di legame e socializzazione nella comunità”.
Barazza ha infine annunciato che “prossimamente sarà organizzato un incontro per le manifestazioni di interesse di partecipazione alla comunità energetica”.
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