Medicina generale, cinque sindaci della Pedemontana vittoriese scrivono all’Ulss 2: “Allarmante perdita di qualità del servizio”

Cinque sindaci della Pedemontana vittoriese scrivono all'Ulss 2 in merito alla Medicina generale
Cinque sindaci della Pedemontana vittoriese scrivono all’Ulss 2 in merito alla Medicina generale

I sindaci dei Comuni di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Cordignano, Fregona e Sarmede hanno scritto lunedì una lettera congiunta inviata al direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi.

Nella missiva vengono sottoposte all’attenzione del direttore dell’azienda sanitaria le “gravi e oramai insostenibili problematiche” che vengono segnalate quotidianamente dai cittadini in ordine al “servizio di medicina generale erogato sui rispettivi territori”.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera integrale:

“Avanziamo la richiesta che vengano trovate con urgenza, secondo le competenze assegnate dalla Legge, soluzioni appropriate ed efficaci per la tutela del fondamentale diritto costituzionale alla salute e il rispetto della dignità dei pazienti, molto speso anziani affetti da patologie croniche, che rischiano di essere irrimediabilmente compromessi” affermano i primi cittadini Roberto Campagna, Mariarosa Barazza, Patrizio Chies, Larry Pizzol e Sebastiano Coletti.

“In particolare – proseguono – ci vengono indicati una serie di disagi che evidenziano una allarmante perdita di qualità di servizio: la difficoltà dei pazienti ad avere risposte solerti e attenzione adeguata da parte dei medici, che a volte non rispondono neanche a messaggi o mail; il malessere e il disorientamento soprattutto delle persone anziane dovuto al cambiamento di più medici in un lasso temporale breve; la difficoltà a prendere la linea nella struttura della medicina di gruppo di Cappella Maggiore ma anche negli studi periferici; il dover aspettare all’aperto, sia nella sede di Cappella Maggiore sia in quelle periferiche perché i medici permettono l’accesso, pur essendoci lo spazio, a poche persone alla volta.

Ci permettiamo, trattandosi di una situazione critica collegata alla carenza di medici di medicina generale che si trascina da lungo tempo senza la prospettiva di soluzioni idonee, di ricordare il percorso di interlocuzione sin qui svolto.

Dopo numerosi contatti avuti con i medici di medicina generale che operano nei nostri Comuni, con lettera del 4 novembre 2022, a firma del sindaco di Cappella Maggiore, le veniva richiesto un incontro al quale erano invitati i medici di medicina generale e i sindaci per approfondire insieme ai rappresentanti dell’Azienda sanitaria le difficoltà rappresentate dai medici in ordine all’espletamento della loro attività e per conoscere le prospettive di sviluppo della medicina generale in loco.

All’incontro, che veniva fissato per il 15 dicembre, hanno partecipato per l’Azienda il direttore sanitario dott. Stefano Formentini, il direttore del Distretto dott.ssa Piera Bonato e la coordinatrice della medicina di base dott.ssa Anna Tonon.

All’esito di un’animata discussione nella quale erano emerse le numerose lamentele sull’andamento del servizio, sia dal lato dei medici che dei pazienti, i rappresentanti dell’Azienda hanno sottolineato tuttavia che la situazione era sotto controllo e non presentava particolari problematiche.

Successivamente, nella conferenza dei sindaci tenutasi l’11 gennaio 2023, veniva rappresentato che il nostro territorio, a seguito dell’espletamento delle procedure di assegnazione delle sedi, si trovava in zona rossa per carenza di medici. È stato anche illustrato per far fronte alle carenze incarichi temporanei e assegnazioni a specializzandi.

I sottoscritti con l’intento di capire come eventualmente intervenire direttamente o indirettamente per alleviare i disservizi per gli utenti, fermo restando che non è di competenza comunale la materia della sanità, si erano incontrati sia nel mese di gennaio che di febbraio. Il rilievo di fondo emerso da tutti noi è stato tuttavia che senza conoscere le modalità e le spese di gestione dei medici, come pure la misura dell’intervento della Regione/Azienda sanitaria soprattutto per le spese di segreteria, non era neanche immaginabile formulare una proposta di qualsivoglia tenore.

Con lo spirito di dare la nostra fattiva collaborazione per la ricerca di una valida soluzione per migliorare il servizio e nel rispetto delle rispettive competenze, riteniamo pertanto indispensabile un urgente confronto tra tutte le parti coinvolte, nel quale siano illustrati tutti gli aspetti organizzativi e finanziari relativi all’erogazione del servizio.

Solo così potrà essere formulata una proposta utile, per esempio, a potenziare il servizio di segreteria e a garantire una efficiente risposta all’utenza”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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