Aveva suscitato unanimi consensi l’iniziativa di don Marco, il parroco di Castelcucco, nel sopperire alle mancate celebrazioni della Settimana Santa pensando di collocare la statua della Madonna della Salute all’interno di un gazebo, assieme al crocefisso, nello spazio ricavato al fianco del municipio.
Un’iniziativa supportata materialmente dagli alpini del paese, abbellita da omaggi floreali che avevano impreziosito il luogo di preghiera.
Nemmeno il tempo di archiviare le festività pasquali che un anonimo/a mano furtiva ha pensato bene di appropriarsi della confezione donata dalla “Fioreria Arianna” in occasione della Santa Pasqua.
“Un gesto da condannare a priori” – ha sottolineato il sindaco di Castelcucco, Adriano Torresan -. Provvederò subito a controllare i filmati delle telecamere di sorveglianza”.
Il fatto è stato scoperto casualmente questa mattina, martedì 14 aprile, quando Arianna Salvestro, la titolare della fioreria che aveva donato la composizione, transitando di fronte al municipio per effettuare una consegna, si è accorta del vuoto davanti alla statua della Madonna.
“Ho contattato subito gli addetti del Comune e la Parrocchia, ci sono rimasta male per questo gesto, soprattutto per il difficile momento che stiamo vivendo” – ha confessato Arianna.
Episodi che si ripetono con un certa frequenza nei cimiteri e luoghi pubblici, anche nel comprensorio pedemontano. A Pederobba, per esempio, dalla fioreria situata nella via centrale del paese sono “sparite” diverse piante esposte all’esterno del negozio con tanto di ringraziamenti “pesanti” evidenziati da uno scritto esposto dalla titolare.
Secondo le forze dell’ordine la “protagonista” di questi episodi sarebbe una donna della zona che soffre di cleptomania e per questo le vittime hanno sempre provveduto a ritirare le denunce una volta a conoscenza, ma difficile dire se sia stata in questo caso la stessa persona.
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Castelcucco).
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