Il Muson mai così alto: paura per un ragazzo. Marcon: “Le casse d’espansione hanno evitato l’apocalisse”

Garage, scantinati e abitazioni completamente invasi da acqua e fango. In poco più di due ore il Muson raggiunge i 3 metri e 77 e fa registrare il picco più alto da quando è monitorato e forse anche quello mai raggiunto prima. I danni peggiori si sono verificati nel centro storico di Castelfranco, dove l’acqua ha raggiunto Piazza Giorgione, e in via Bella Venezia dove la fuoriuscita dell’Avenale ha allagato tutta la zona. 

Intervista al sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon – video di Simone Masetto

Le casse di espansione di Castello di Godego e di Riese Pio X che non riescono ad evitare che la città di Castelfranco Veneto vada sott’acqua, “ma per fortuna che sono state fatte – commenta il sindaco Stefano Marcon – altrimenti sarebbe stata l’apocalisse“. 

Ad essere allagate anche le sedi della Polizia Locale e dei Carabinieri oltre che alla casa di riposo dove l’acqua aveva iniziato ad entrare nella parte interrata. “Abbiamo dato priorità di messa in sicurezza delle persone maggiormente in difficoltà, quelli chiamati ‘salvavita‘ – aggiunge il primo cittadino – e questo ha ritardato altri interventi“.

In totale, una volta terminati, saranno 250 gli interventi dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Treviso intervenuti con 20 squadre, in mattinata sono arrivati in supporto – quasi a voler ricambiare l’aiuto di un anno fa – anche i colleghi dell’Emilia-Romagna che hanno inviato al comando di Treviso uomini e due idrovore. 

Questa mattina, come accaduto nell’asolano, anche a Castelfranco Veneto cittadini e commercianti hanno pulito case e negozi dal fango. Tra loro anche Roberto Trentin, residente in via Bella Venezia, che a causa dell’acqua che ha allagato il piano interrato dell’abitazione ha perso tutto: “sono riuscito a portare in salvo la macchina – spiega con gli occhi lucidi – la sotto avevo il mio appartamento e una volta che l’acqua ha sfondato il portone è arrivata oltre i due metri d’altezza, avevo la moto e tutte le mie cose. 42 anni di vita andati distrutti in pochi minuti”. 

Ore di apprensione anche per un minorenne: la linea telefonica è caduta proprio mentre il ragazzo diceva ai genitori di trovarsi nelle vicinanze dell’argine di Tre Ville che costeggia il Muson: “sono scattate immediatamente le ricerche – commenta il prefetto di Treviso Angelo Sidoti – che hanno visto impegnati i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Dopo circa un ora il ragazzo ha fatto ritorno a casa”. 

I danni peggiori si sono verificati comunque negli scantinati “ho la passione per la vela e avevo tutta l’attrezzatura – commenta un residente di via Bella Venezia mentre in sottofondo si sente il rumore delle idrovore che pompano fuori l’acqua – è andato tutto distrutto”, “io avevo conservati i vecchi vinili, erano un ricordo di mio marito – gli fa eco una donna – abbiamo perso tutto”. 

“Alle 13 di oggi avevamo già eseguito un centinaio di interventi – conclude il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso Giuseppe Costa – ne abbiamo ancora 150 in coda. L’ottanta percento degli interventi da ieri sera hanno interessato Castelfranco Veneto e Asolo, che sono le zone maggiormente colpite”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata)
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