Si è tenuta mercoledì 8 novembre nella sala riunioni del Comune di Maser, la regolare assemblea consultiva che aveva l’obiettivo di fare il punto sui ben 125 progetti proposti per l’area Mab Unesco del Monte Grappa e programmare un calendario strategico da portare a termine in dieci anni.
Un Piano d’Azione, quello votato dai soci, che detterà la pianificazione delle iniziative nei 25 (ora 24 con la riuscita fusione di Quero-Vas con Alano) Comuni dell’area in tre province, quella di Treviso, di Belluno e di Vicenza. Erano presenti rappresentanze da tutte le amministrazioni coinvolte, ma anche associazioni di categoria, istituzioni e altri enti.
L’incontro regolare dei soci e la votazione rappresenterebbero, secondo quanto anche anticipato dalla presidente Annalisa Rampin, l’ideale di un territorio che sa mettersi attorno a un tavolo e affrontare le problematiche, anche valutando le critiche. Senza dimenticare – è stato ribadito in vari passaggi, – che del Monte Grappa e del suo territorio (in una chiave di turismo strategico) conviene valorizzare i pregi, più che esaltare i difetti.
“Abbiamo la fortuna che il nostro territorio ha la capacità di far innamorare i visitatori. Dobbiamo essere i primi a promuoverlo. Tutti i problemi che ci sono, noi li sappiamo, ma del territorio dobbiamo parlare bene. Con ottimismo e positività – ha detto Rampin, – I giovani specialmente ne hanno bisogno: c’è un gran movimento da questo punto di vista. I giovani ci chiedono di riaprire bandi per le malghe, di diventare guide alpine. Tutte potenzialità utilissime per un turismo in crescita”.
Nei vari punti dell’assemblea sono stati presentati anche i risultati ottenuti finora dal Mab, approfonditi dalla coordinatrice Cristina Crema: il marchio collettivo è stato depositato e potrà venire utilizzato, previo il consenso dell’ente di biosfera, per valorizzare attività e iniziative che vadano in parallelo con i concetti di biodiversità e sostenibilità territoriale.
Un totale di 4 milioni di euro
Il Mab è stato inserito tra i siti Unesco della Regione del Veneto, con un coordinamento a livello regionale che consentirà di collegare tra loro queste realtà sia a livello di promozione turistica sia per l’immagine a livello internazionale.
Partecipando a diversi bandi, il Mab ha acquisito finanziamenti pari a 2.500.000 euro in opere pubbliche e riqualificazione ambientale, ma anche fondi che aiuteranno a gestire gli effetti più caustici del cambiamento climatico: questi contributi riguarderanno in modo particolare la core zone della biosfera, come Borso, Pieve, Possagno, Alano, Pove e Valbrenta, e saranno destinati al governo degli incendi boschivi, con vie tagliafuoco.
L’acqua sul Massiccio
La carenza d’acqua sul Massiccio, tra le più gravose problematiche per le attività e per il turismo, è considerata di primaria importanza: le vasche strutturate a tutela dagli incendi potrebbero avere, in casi estremi, una doppia valenza. Grazie al Comune di Pieve del Grappa, inoltre, è in corso la partecipazione a un bando dedicato a sensibilizzare e formare i nuovi imprenditori di montagna sulla manutenzione dei pascoli e sulla sua importanza.
La mobilità sostenibile
Altri fondi andranno a potenziare la mobilità sostenibile, valorizzando il turismo su due ruote: “Andremo a intervenire sulle piste ciclabili “sospese”, creando un collegamento da est che incanala fino a Venezia – ha spiegato Cristina Crema – alcuni punti interessati saranno la zona di Possagno/Cavaso e poi Pove/Romano d’Ezzelino. Andremo poi a creare dei percorsi a “margherita””.
L’educazione ambientale e i giovani
La sensibilità verso una biosfera però parte anche e soprattutto dall’educazione, ragion per cui il Mab ha dato importanza anche ai progetti che riguardano le scuole: “I percorsi formativi di educazione ambientale sono già partiti e hanno avuto un’ottima risposta” ha sintetizzato Cristina Crema. 150mila euro circa, dal fondo MASE, sono stati indirizzati agli istituti comprensivi della zona, formazione e materiali didattici non solo per i ragazzi, ma anche per gli insegnanti.
La realtà bassanese BHUB, un laboratorio di partecipazione attiva, è protagonista nel portare avanti questo aspetto, cercando – come ha spiegato ai presenti l’assessore del Comune di Bassano Marco Vidale – di finanziare attraverso i fondi di Cariverona le idee degli under30, per un totale di quasi 190mila euro finora erogati.
Il gioco di squadra
È prevista, di nuovo, la partecipazione del Mab del Monte Grappa all’UPVIVIUM, un concorso enogastronomico a squadre che richiede la partecipazione di ristoratori e produttori assieme – come ha spiegato Angelina Todesco – che fa anche da metafora al modo migliore di lavorare per il bene di un territorio nel suo insieme: in squadra, cercando di completarsi l’un l’altro, combinando le competenze per creare un mosaico senza crepe. Il team vincitore del concorso a livello locale concorrerà a livello nazionale.
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